Domani il giorno della verità per il governo

Si aprono crepe in casa Conte. E nel muro Draghi qualcosa si smuove

(AP Photo/Gregorio Borgia)
(AP Photo/Gregorio Borgia)
  • Ad Algeri il premier porta a casa l’accordo sul gas, a Roma si cominciano a contare i dissensi fra i grillini Appelli e manifestazioni dalle città. Letta: «La nostra prima opzione è la continuità: niente salti nel buio».
  • La la notizia anticipata dell’intenzione di votare la fiducia da parte di un gruppo di deputati M5s dovrebbe convincere Draghi ad accettare un nuovo voto.
  • Salvini ancora per il voto anticipato. Ma Antonio Tajani, il coordinatore di Forza Italia, ha già aggiustato un po’ il tiro: «La soluzione è un governo Draghi senza Conte, oppure elezioni».

La preghiera nazionale per Mario Draghi apre una breccia nell’intenzione – fino a domenica ferma – di tornare a rassegnare le sue dimissioni nelle mani di Sergio Mattarella mercoledì prossimo, dopo le comunicazioni alle camere. Alla valanga trasversale dei sindaci, ormai più di mille, ieri si è aggiunto l’appello delle associazioni del terzo settore. Anche dalla Lega qualche voce di «stima» per il premier si fa sentire. E si tratta di voci che pesano come quella di Massimiliano Fedriga, preside

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