- I movimenti ambientalisti italiani hanno presentato un’istanza contro Eni per il mancato rispetto delle linee guida Ocse per le imprese sull’ambiente e i diritti umani.
- Formalmente, l’obiettivo è aprire un tavolo di trattativa al ministero dello sviluppo economico. Difficilmente accadrà, ma l’orizzonte è quello di una guerra culturale e mediatica contro Eni sul greenwashing.
- In una configurazione simile, gli stessi movimenti avevano fatto causa allo stato italiano per inadempienza climatica. Contro Eni hanno preferito una mediazione, con lo scopo politico di stanare il governo sulle politiche energetiche.
Una rete di associazioni ambientaliste italiane ha presentato un’istanza contro Eni al Punto di contatto dell’Ocse, che si trova presso il ministero dello Sviluppo economico. Il tema è l’incompatibilità del piano industriale Eni con le linee guida Ocse, un codice di comportamento per imprese in materia di ambiente e diritti umani. È un altro capitolo della lunga guerra tattica tra i movimenti per il clima e la principale azienda energetica italiana. Da un punto di vista legale, questa istanza è



