La diplomazia del governo ruota attorno agli interessi dell’Eni, che è alla ricerca di nuovi fornitori. La premier annuncia che tre miliardi di euro prelevati dal fondo del clima saranno investiti in Africa
I nuovi venti di guerra che soffiano dal Medio Oriente mettono in secondo piano la sponda meridionale del Mediterraneo e la questione migratoria, su cui la premier Giorgia Meloni ha investito le sue energie diplomatiche con l’ancora nebuloso piano Mattei. La cui stesura, però, viene rimandata di nuovo e per l’ennesima volta: il piano doveva essere presentato a novembre, ora Meloni ha ammesso che slitterà a gennaio. «Per capire meglio il quadro della situazione internazionale che si sta evolve



