Aggiornamento del 20 ottobre: dopo altre intercettazioni diffuse da Striscia la Notizia, Meloni ha deciso di lasciare Giambruno


«Sei una donna intelligentissima, ma perché non ti ho conosciuta prima, è incredibile». A dirlo a una collega in studio non è il macho di turno, che non di rado da donna si incontra anche sul posto di lavoro, ma il giornalista di Rete4 Andrea Giambruno. Che, incidentalmente, è anche il compagno della presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

A regalare uno spaccato delle opinioni del conduttore del Diario del giorno su Mediaset è un velenoso fuorionda trasmesso da Striscia la notizia mercoledì sera. Se si tratti di un messaggio politico firmato dai Berlusconi oppure di un’iniziativa autonoma di Antonio Ricci resta da decifrare, ma la naturalezza con cui Giambruno si mostra per quello che è, polemizza con i critici e interagisce in maniera languida con la collega in studio sembra più che altro una prova dell’approccio alla vita del giornalista e della destra in generale. Un segreto di Pulcinella di cui tutti sono consapevoli, tanto che si fatica a raccogliere un commento sulla vicenda: dalle e dai parlamentari di maggioranza arrivano solo rifiuti cordiali ma fermi, qualcuno a taccuini chiusi azzarda un «meglio di no, è incommentabile».

La clip

Il conduttore in un primo momento si lamenta di chi ha ridire sul suo ciuffo di capelli – già al centro di un’altra intervista uscita di recente sul settimanale Chi – che gli ha fatto guadagnare ironie e prese in giro. «Ma non mi rompessero il cazzo col ciuffo, ho 42 anni e ho i capelli, qua dentro sono tutti pelati, ma non mi rompessero i coglioni, qua c’è gente che bestemmia in onda, mi vanno a guardare i capelli», si sente nella clip.

Lo sfogo è accompagnato da un atteggiamento in stile giambrunesco fatto di gambe larghe (con mano nel mezzo), petto in fuori e altri comportamenti da “uomo vero” che hanno ispirato anche l’imitazione del comico Maurizio Crozza (ma che si possono trovare in abbondanza in qualsiasi contesto). Già in altre occasioni il giornalista si è fatto notare per dichiarazioni non esattamente progressiste in termini di condizione femminile.

A fine agosto, appena qualche giorno dopo gli stupri di Palermo e Caivano, aveva spiegato ai suoi telespettatori che «se vai a ballare, tu hai tutto il diritto di ubriacarti ma se eviti di ubriacarti e di perdere i sensi, magari eviti anche di incorrere in determinate problematiche perché poi il lupo lo trovi». Una frase che aveva sollevato critiche di ogni genere, che il giornalista aveva respinto come «una polemica del tutto surreale» sottolineando che chi aveva utilizzato quanto detto «in maniera strumentale e fuorviante, distorcendo la realtà», lo avesse fatto «o perché in malafede o perché hanno seri problemi di comprendonio».

Sull’episodio aveva preso posizione anche la premier. O meglio, aveva evitato di rispondere a una domanda sulla sua opinione a proposito. «Io in quelle parole leggo quello che mia mamma mi diceva da ragazza: occhi aperti e testa sulle spalle, purtroppo gli stupratori esistono. È un concetto, quello di non abbassare la guardia, che riguarda l'essere il più possibile presenti a se stessi e di fare del proprio meglio per non mettersi nelle condizioni di consentire a questi animali di fare quello che vogliono fare. Occhi aperti e testa sulle spalle, nessuna giustificazione agli stupratori». La premier ha anche detto in quell’occasione di non voler essere chiamata in causa sulle attività di «quel giornalista» né che il compagno «venga messo in discussione» perché legato a lei.

Il ruolo di Meloni

Al di là del fatto che le critiche a Giambruno vertevano sulle sue parole, senza nessun riferimento alla presidente del Consiglio, ma non è secondario che la prima premier donna d’Italia – per altro sempre pronta a rimarcare che lei non cammina un passo dietro agli uomini, come spiegò durante il dibattito sul voto di fiducia al suo governo – abbia al suo fianco un uomo che non ha problemi a indirizzare attenzioni indesiderate a una donna, tra l’altro una collega.

Nella seconda clip del fuori onda, Giambruno si rivolge a Viviana Guglielmi, dicendo che il suo è «l’unico giudizio che conta», avvicinandosi e toccandola per poi lasciarsi andare a una serie di commenti sulla sua camicia: «Una donna acculturata come te dovrebbe saperlo che si chiama blu Estoril, non è blu Cina, non ti si addice, tu sei di un livello superiore». E poi: «Meglio oggi? Sei di buon umore? Mi è dispiaciuto vederti un po’…». Non sembra che Guglielmi abbia piacere nell’interazione. La giornalista aveva spiegato in un’intervista del 2015 di aver scelto come modello professionale Candido Cannavò: «Mi dicevo: “Quello è lo stile giusto, compassato e profondo, mai sopra le righe, mai una parola fuori luogo».

Alla fine di un’estate in cui il dibattito politico si è scaldato sul libro del generale Vannacci, che ha raccolto opinioni discutibili su donne, migranti e omosessuali «che pensano tutti», il fuori onda di Giambruno appare come l’ennesima conferma che la destra non riesce a prendere le distanze da certi capisaldi, nemmeno con una leader donna.

Meloni potrà pure camminare un passo davanti agli uomini, ma Matteo Salvini corteggia già Vannacci, magari per una futura candidatura. Lo stesso compagno la imbarazza con dichiarazioni ambigue. Eppure il suo pubblico apprezza: il Diario del giorno è seguito da uno zoccolo duro del 5-6 per cento di share. Insomma, le opinioni di Giambruno hanno un seguito fedele, che verosimilmente si sovrappone con l’elettorato della sua compagna.

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