- Elevando Giovanni Paolo II a santo protettore del suo esecutivo, la premier Giorgia Meloni traccia la sua agenda su valori non negoziabili e difesa della vita.
- Come presidente del Consiglio, Meloni abbandona le sua battaglie sui simboli e trova nel papa polacco il modello a supporto del trinomio Dio, patria. famiglia.
- Così tra Fratelli d’Italia e l’enciclica Fratelli tutti si misura la distanza tra due visioni d’Italia: quella di Francesco che sogna l’integrazione dei migranti. E quella della premier.
Georgia Meloni, la “papaboy”. È sotto la protezione del papa santo Giovanni Paolo II che la neopresidente del Consiglio inaugura il suo nuovo esecutivo. Lo aveva fatto via Twitter poco dopo il suo giuramento: «Ho avuto l'onore e il privilegio di conoscerlo e sono onorata che sia il santo di questo giorno così particolare per me». Lo ha ricordato chiosando il suo discorso alla Camera: «Un pontefice, uno statista, un santo, che ho avuto il privilegio di conoscere personalmente. Mi ha insegnato



