- Giovanni Gronchi, secondo capo dello stato e primo democristiano a ricoprire tale ruolo. I giochi olimpici, i trattati di Roma e il boom economico, nonché il sempre presente confine ideologico – simbolico e sociale – che divideva l’Italia al suo interno e ne faceva un limes naturale e geopolitico tra est ed ovest, ridiedero centralità politica all’Italia dopo le ingiurie del conflitto.
- Fu molto attivo in politica estera, con esiti a volte contrastanti tanto da creare qualche tensione con gli Usa.
- Pragmatico e negoziale in una lunga fase di passaggio, di transizione, tra la senescenza del centrismo e l’incerta prospettiva dell’apertura a sinistra.
Un uomo scalzo corre nella notte romana. È Abebe Bikila e vince la maratona alle Olimpiadi del 1960. Da etiope fu una rivincita postuma rispetto all’Italia fascista e alla guerra che questa mosse al paese del corno d’Africa nel 1935. E un po’ ricordò Jesse Owens a Berlino nel 1938 davanti a un furioso Hitler. È il contesto nazionale e il proscenio internazionale che contrassegna la presidenza di Giovanni Gronchi, secondo capo dello stato e primo democristiano a ricoprire tale ruolo. I gioch



