Il premier Giuseppe Conte «Lo aspettiamo al Senato, che posso dire di più?». Così Matteo Renzi, leader di Italia viva, intervistato dal Corriere della Sera. Alla domanda se il premier il premier puntasse ad avere il soccorso di un gruppo di “responsabili”, transfughi dall’opposizione, Renzi spiega, «Sì, ci hanno provato e la risposta molto secca dei gruppi che fanno riferimento al segretario Cesa e al presidente Toti ha indebolito il progetto: alla fine il soccorso all'operazione responsabili è arrivato solo dalla senatrice Mastella che è stata generosa pensando a ciò che i grillini avevano detto su di lei e sulla sua famiglia in passato. Generosità non sufficiente, forse, a garantire le strategie dei pensatori di riferimento del premier, taluni editorialisti che gli suggerivano di sostituire Italia viva». Insomma, conclude il senatore di Iv, «se vogliono un confronto parlamentare noi ci siamo: si chiama democrazia e di democrazia non è mai morto nessuno».

Sul Pd chiarisce: «Con il Pd ci sono convergenze. Quanto a Di Maio, no. Non lo sento da molte settimane. E sinceramente fatico a capire come il ministro degli Esteri del paese che riceve più risorse dall'Ue possa dire no al Mes per vecchie ruggini sovraniste».

E alla domanda sul ministro Gualtieri, se il ministro stia andando incontro alle richieste di Iv sul Recovery plan, Renzi precisa: «Gualtieri ha colto il valore delle nostre critiche. Noi vogliamo mettere tutte le forze politiche davanti al passaggio storico che stiamo vivendo: il Recovery plan è l'ultima chance per l'Italia, una finestra che ci permetterà per poco tempo di investire sul futuro dei nostri figli». 

Il piano italiano «era stato scritto in fretta, senza condivisione, e con cifre assurde», sostiene Renzi, «per giovani e occupazione c'erano per i prossimi sei anni meno soldi di quanto sta in questa legge di Bilancio per il cashback. Ma che follia è? Un documento che persino alcuni ministri non hanno letto. Penso che sia serio chiedere competenza», spiega il senatore di Iv.

«E sono certo che Gualtieri stia lavorando per migliorare il piano. Peggiorarlo non potrebbe nemmeno se volesse, è tecnicamente impossibile».

© Riproduzione riservata