«Non c’è una logica. Noi chiedevamo attenzione all’equità orizzontale, cioè che a parità di reddito si pagasse tutti uguali. Nella delega ci sono tante idee, ma non c’è scritto con quali risorse. Si promette una riduzione generalizzata delle imposte, in disavanzo, come se potessimo permetterci di rinunciare al gettito fiscale». 

È una riforma, la legge delega fiscale attualmente in discussione in parlamento, che non può trovare soddisfatta la sottosegretaria all’Economia Maria Cecilia Guerra durante un panel de L’Italia di Domani, l’evento organizzato dal nostro giornale in corso questo weekend a Modena. 

«Nella discussione che c’è stata sul catasto sono state dette cose non vere. Sono state dette bugie: rappresentanti del centrodestra dicevano che sarebbe aumentato l’Isee. Non è assolutamente vero: non c’è una ricaduta sull’Imu, di conseguenza non c’è neanche sull’Isee». 

L’inflazione

Si è parlato anche dell’aumento dell’inflazione dovuto alla crisi. «È vero che c’è una capacità diversa di proteggersi dall’aumento dell’inflazione dei diversi redditi. L’inflazione che abbiamo adesso vede un aumento dei prodotti energetici e alimentari, che costituiscono una percentuale molto alta del paniere di consumo delle famiglie povere» ha detto la sottosegretaria. 

«Ci sono imprese che sono in fortissima difficoltà, mentre altre sono solo marginalmente toccate da questo fenomeno. L’intervento di un governo deve avere questa attenzione ed essere selettivo andando a vedere dove bisogna aiutare e dove bisogna anche prendere. Anche Draghi ha preso: abbiamo messo un contributo straordinario sugli extraprofitti del settore energetico, un intervento redistributivo» ha aggiunto, spiegando come il governo ha finanziato le misure di sostegno alla popolazione. 

Uno dei timori più forti della popolazione è anche legato al costo dei carburanti: la sottosegretaria ha anche anticipato che il governo estenderà lo sconto sulla benzina fino all’inizio del mese di agosto. 

Recessione

Uno dei rischi collegati all’inflazione di questo periodo è quello della recessione. È difficile capire come contestualizzare le decisioni della Bce in questo quadro. «Siamo di fronte a un’inflazione “da costo”, la politica monetaria restrittiva non è la più adeguata in questo contesto. La Banca centrale può trovarsi a prendere quella decisione per dare un segnale, potremmo avere politiche di aumento dei tassi d’interesse che in questo momento sarebbero problematiche» ha detto Guerra.

L’inflazione morde anche il potere d’acquisto degli stipendi, ma si tratta di un problema già presente in passato. La soluzione, secondo Guerra, deve essere fiscale e indirizzata all’alleggerimento del peso che grava sulle spalle dei lavoratori dipendenti.  

«Abbiamo un grave problema di povertà dei lavoratori che non è legata soltanto al salario ma anche al tempo ridotto che lavorano» ha aggiunto la sottosegretaria, spiegando che la situazione dei lavoratori non dipende soltanto dall’erosione del potere d’acquisto ma anche dalla natura dei contratti con cui vengono impiegati. 

La politica

Rispondendo alla lettera dell’editore di Domani Carlo De Benedetti, Guerra ha sottolineato anche la necessità di ridurre le diseguaglianze nel paese. Secondo la sottosegretaria serve un intervento strutturale, che non può risolversi solo con bonus e interventi ad hoc. 

«A sinistra bisogna darsi una mossa ed essere radicali, perché quando le ingiustizie sono così forti non puoi basarti su un cerottini» ha detto. 

Secondo la sottosegretaria bisogna anche intervenire sull’evasione fiscale. «Se una persona non può pagare bisogna essere attenti a non soffocare la sua possibilità di sopravvivere. Articolo 1 è riuscita a mettere negli ultimi provvedimenti strumenti spesso bocciati dal garante della privacy a cui il centrodestra reagisce con l’orticaria» ha aggiunto. 

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