Italia

L’Anpi non cambia linea, boccia l’invio di armi in Ucraina e chiede di sciogliere la Nato

  • I delegati mandano un applauso al papa che dice: «Il riarmo è una pazzia». Ovazioni anche per don Ciotti. E Conte, che stavolta è per il no alle spese militari. Il segretario del Pd Letta evita di approfondire le distanze: «Mai divisi».
  • Il presidente: siamo un’associazione plurale. Ma poi arrivano i fischi per un cislino che difende l’Alleanza atlantica.
  • Al senato Fratelli d’Italia promette un ordine del giorno fotocopia rispetto a quello della Camera, più draghiano dei draghiani. Solo che i Cinque stelle non vogliono votarlo. Il dramma dell’Ucraina diventa una burletta a Palazzo Madama.

Al diciassettesimo congresso dell’Anpi, a Riccione, i delegati sono accolti dalla canzone di Gianni Moranti “C’era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones”. Inno pacifista contro la guerra in Vietnam, messaggio chiarissimo. Eppure la consegna generale è – o meglio, sarebbe – quella di sfumare la polemica sull’invio delle armi in Ucraina e sull’aumento della spesa militare al 2 per cento del Pil auspicato dal parlamento con un ordine del giorno della Camera e promesso alla Nato

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