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La sinistra doveva opporsi all’invio delle armi

Copyright 2022 The Associated Press. All rights reserved.
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  • Del recente intervento di Gianni Cuperlo su Domani abbiamo apprezzato l’approccio ragionato al tema dell’invio di armi all’Ucraina, riconoscendo anche alcuni errori dell’occidente, e l’attenzione per il movimento pacifista.
  • La chiara condanna dell’invasione russa e le sanzioni economiche non andavano associate all’invio di armi non solo perché queste forniture rappresentano se non giuridicamente, ma di fatto, un atto di belligeranza e di chiara ostilità, ma soprattutto perché così facendo il nostro Paese e l’UE hanno chiaramente abdicato al possibile ruolo di mediatori nella crisi.
  • La nostra Rete ha proposto la “neutralità attiva”, che fa riferimento non ad un atteggiamento di “equidistanza” tra aggredito ed aggressore, ma ad un approccio pacifista nelle relazioni internazionali come teorizzato e sviluppato autorevolmente da uno dei grandi esponenti del socialismo riformista europeo, Olof Palme.

Del recente intervento di Gianni Cuperlo su Domani abbiamo apprezzato l’approccio ragionato al tema dell’invio di armi all’Ucraina, riconoscendo anche alcuni errori dell’occidente, e l’attenzione per il movimento pacifista. Del recente intervento di Gianni Cuperlo su Domani abbiamo apprezzato l’approccio ragionato al tema dell’invio di armi all’Ucraina, riconoscendo anche alcuni errori dell’occidente, e l’attenzione per il movimento pacifista. Non entriamo nel merito del problema della “si

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