- La cancellazione del superbollo è stata rinviata per mancanza di risorse. Era stata inserita nella delega fiscale, ma il ministero dell’Economia ha accolto i rilievi della Ragioneria dello Stato. Serve una «valutazione», ha sostenuto il Mef.
- Sul tavolo del governo si stanno accumulando dossier irrisolti, che possono essere rinviati a ottobre. Ma poi dovranno arrivare delle risposte, come sull’attuazione del Pnrr.
- Brusca frenata sulla flat tax, che non sarà prevista per i dipendenti. E dopo l’incontro alla Camera di maggio, pure il cammino delle riforme procede a rilento.
I conti non tornano, le promesse elettorali non possono essere mantenute, il Pnrr non viene attuato. E le riforme istituzionali finiscono in stand-by. L’estate politicamente calda del governo Meloni è piena di affanni e sta diventando il preludio a un autunno bollente. Perché tra un rinvio e un altro, alla fine bisognerà dare delle risposte su ogni singolo dossier, sia al paese che all’Europa. I nodi si aggrovigliano sempre di più, facendo impallidire i grattacapi provocati negli ultimi giorni



