Per affrontare il caso “Julia Elle” bisogna partire da lontano, ovvero da chi sia Julia Elle fuori dalla bolla dei social. Perché se è vero che da giorni su Twitter, Tiktok, Instagram non si parla d’altro che di lei, è altrettanto vero che fuori dai social Julia Elle è una perfetta sconosciuta.

E qui sta il punto: non parliamo di Julia Elle perché è famosa, parliamo di Julia Elle perché il suo caso dovrebbe cambiare per sempre il nostro modo di distinguere la verità dalla narrazione sui social. In particolare quando quella narrazione ha fini commerciali come nel caso della famiglia luminosa e pettinata raccontata da Julia Elle. Ma partiamo dall’inizio.

Disperatamentemamma, le origini

Julia Elle, torinese, è un mamma influencer di 34 anni il cui nome sui social è Disperatamentemamma. Ha 600.000 follower solo su Instagram e fino a qualche giorno fa raccontava una vita familiare luccicante: tre bambini felici e bellissimi, scuola steineriana, un famiglia allargata in cui tutti si amano, senza ruggini e rancori.

Gli esordi di Julia, prima della svolta sui social, sono quelli di chi ha inseguito a lungo il successo tentando le strade più disparate. Ha provato a fare la cantante, la valletta, l’attrice, la velina ma devono esserle mancati la fortuna o il talento, chissà, fatto sta che alla fine ha trovato la sua vera vocazione: fare la mamma influencer.

In realtà, sia nelle interviste che nei libri, Julia racconta di precedenti successi come cantante e di lunghe tournée all’estero a cui, ha raccontato in un’intervista a Caterina Balivo, a un certo punto, a 25 anni, avrebbe dovuto rinunciare perché un fantomatico personaggio del mondo della musica le avrebbe detto «Ah sei incinta? Mi spiace ci rivediamo quando tornerai in forma».

Non esiste alcun successo discografico che porti il suo nome d’arte (o quello originale che è Giulia Cutispoto) eppure anche in uno dei suoi cinque libri scrive: «Volevo diventare famosa. Con la musica è successo, ma era un mondo diverso».  Con la musica è successo? Deve esserci sfuggito qualcosa.

Comunque, tornando a Paolo, lui nel marzo 2016 la lascia perché non la ama più. Litigavano, «lei era sempre sul divano col telefono in mano», dice Paolo.

Però hanno una figlia insieme, Chloe, e dunque lui consente a Julia e alla bambina di rimanere a casa sua e di girare i suoi primi video per i social in cui Julia racconta la sua vita di madre.

Le prime bugie

Qui iniziano le bugie di Julia che nei libri, sui social, in tv ha sempre raccontato di aver concepito anche il suo secondo figlio con Paolo.

«Ci siamo rivisti un volta sola per il suo compleanno e abbiamo concepito Chris, eravamo ubriachi», è sempre stata la versione pubblica di Julia Elle. E invece le cose sono andate molto diversamente.

Julia, in quel periodo, incontra un ragazzo (che chiameremo Simone) su un set, giravano un video insieme. Julia e Simone iniziano una storia, si vedono a casa di lui, lei gli fa delle sorprese in occasione di impegni professionali.

Dopo due mesi di frequentazione, in piena estate del 2016, Julia rimane incinta. Il bambino non era pianificato, Simone viene colto di sorpresa ma accetta la situazione, sebbene la sua vita in quel momento sia complicata.

Julia racconta a Paolo di essere rimasta incinta di Simone, resta ancora a casa sua, ad agosto fa una vacanza con Paolo e poi un’altra con Simone, finché a settembre si trasferisce a casa di Simone. Le cose però fin da subito non vanno bene.

Passano solo dieci giorni e Julia, dopo una lite, lascia la casa di Simone. Torna dal suo ex Paolo che la riaccoglie senza esitazione. Lei è incinta di un altro, Paolo (lo ricordo) lo sa.

Ad aprile del 2017, quando nasce il suo secondo figlio, Julia è già una mamma influencer, venerata da centinaia di migliaia di follower che vedono in lei la mamma perfetta ed eroica, nonostante gli ostacoli.

Con lei in sala parto ci sarà Vanity Fair, Paolo rimarrà con la loro figlia Chloe e la raggiungerà la mattina dopo. Nonostante la delicatezza della situazione, Julia sceglie dunque di condividere la nascita del bambino con una rivista. E da qui in poi (nel primo libro) inizia la grande bugia, ovvero «Chris è figlio di Paolo, eravamo ubriachi blablabla».

La rottura 

Con Paolo decide che questa sarà la versione ufficiale. Simone non entra mai in scena, nella narrazione pubblica. E invece Simone esiste. Chiede di vedere Chris, suo figlio, anche se non è neppure stato avvisato quando è nato (c’era Vanity fair in sala parto, non lui).

Inizialmente ha dei contatti con Julia, riesce a vedere Chris, ma con molta fatica. Julia troverebbe sempre una scusa per rimandare la visita, la comunicazione è faticosa.

Paolo, pur non riconoscendolo, si affeziona a Chris.

Julia nel frattempo ha sempre più successo sui social, guadagna bene, usa i figli per adv, spot, operazioni commerciali.

A settembre però ricominciano le incomprensioni. O meglio, ci sono due versioni: Paolo dice che le chiede di andare via di casa, esasperato da una serie di atteggiamenti di Julia.

Julia, come rivelato solo pochi giorni fa dopo essere stata smascherata in alcune sue bugie, afferma che è andata via perché Paolo la maltrattava. E che maltrattava anche sua figlia. 

Eppure Julia va a vivere a cento metri da Paolo, resta in buoni rapporti con Paolo, lui continua a vedere sia Chloe che Chris, che lo chiama papà.

Lei e Paolo continuano a collaborare per i video di Julia. Realizzano insieme perfino un video contro la violenza sulle donne, con la loro bambina protagonista.

Dunque le cose sono due: o non è vero dei maltrattamenti oppure lo aveva perdonato. O comunque non lo riteneva una persona pericolosa.

Arriva Riccardo

Nel 2018 Julia conosce un altro uomo, Riccardo. A quella cena galeotta c’è anche Paolo. E Paolo le sarà accanto spesso negli anni successivi, continuerà a trascorrere Natali e feste varie con lei, Riccardo e con tutti i bambini, anche nella narrazione social.

Anzi, il concetto di famiglia allargata illuminerà l’immagine di Julia Elle, come quella di una donna capace di tenere unite due famiglie, nonostante tutto.

Posterà foto con Paolo e con il nuovo compagno Riccardo, che nel frattempo diventerà suo marito. E col nuovo marito avrà una bambina, Chiara.

Devo dire che ascoltando le testimonianze delle parti in causa in questa vicenda (Julia si è rifiutata di parlarmi), una cosa risulta chiara: gli uomini si rispettano, parlano bene l’uno dell’altro.

Simone dice che Paolo è una bravissima persona, Paolo che Riccardo è un’ ottima persona, lo stesso Simone si sente tranquillo nel sapere che il figlio Chris cresca con una persona come Riccardo, nonostante la sofferenza che gli ha causato questa storia.

Nonostante un giorno speri di poter mettere ordine a tutto questo (Julia Elle ha dichiarato che il bambino conosce tutta la verità).

Bambini senza scelta

Comunque, le cose fino a un certo punto sembrano andare bene. Julia diventa ambasciatrice della famiglia allargata, dichiara in un’intervista: «Mi sono fatta aiutare da una psicologa dell’età evolutiva che ha messo al centro il benessere dei bambini, l’unico obiettivo comune di tutti. Ho iniziato questo percorso molto prima di conoscere Riccardo, è stato lungo e doloroso. Mi dicono: “Che bello, fate Natale tutti assieme!”. Sì, fantastica la famiglia allargata, ma che sia una cosa semplice no. Come tutte le cose belle della vita».

Già, mette al centro il benessere dei bambini. Nel frattempo però posta foto di Chris da quando è nato, condividendo con i suoi follower la crescita del figlio. Posta foto in cui chiede “Non somiglia a me?”. Scrive che bisogna godersi i figli per non perdere momenti della loro crescita.

Il tutto sapendo che il vero padre di Chris osserva tutto, ma solo attraverso i social. Che lo vede imparare a parlare e camminare, mentre lei racconta che è il figlio di un altro, mentre lui in avrebbe voluto esserci.

O almeno, questa è la versione di Simone, perché per Julia pubblicamente Simone non è mai esistito. Nei suoi libri e in tv, anzi, si lamenta dell’assenza di Paolo con i figli, nonostante sappia che Chris non sia suo. Parla di “uomo sbagliato” con cui ha fatto il secondo figlio sapendo che tutti pensano, ingiustamente, a Paolo.

Fine dell’illusione

Insomma, è tutto molto intricato e per certi versi inspiegabile. Confesso che ho ascoltato molte persone che hanno frequentato Julia a lungo - ex amici ed amiche, soprattutto - e viene fuori che hanno rotto con lei sempre per lo stesso motivo: le bugie. Almeno, questa è la loro versione, Julia ne ha senz’altro un’altra.

Tutti lamentano la sua tendenza a identificarsi nel suo personaggio di madre perfetta, e di lì a costruire una narrazione che ha una scarsa aderenza con la realtà.

Fatto sta che con l’inizio del Covid la famiglia allargata inizia a scricchiolare. Paolo vede sempre meno Chris che oggi ha 5 anni e Chloe che ne ha 8.

O meglio, li vede sulle pagine social della madre, quella da cui lei guadagnerebbe circa 20/30.000 euro al mese grazie ad adv con i figli e ai post meiosi sulla vita familiare patinata. Iniziano incomprensioni. Da sette mesi le frequentazioni tra Paolo e i bambini sono diventate ancora più complicate.

Ed è così che Paolo perde la pazienza e scrive una storia su Instagram in cui dice la verità, ovvero che Chris non è suo figlio biologico.

Julia risponde pubblicamente che ha scelto questa versione «per tutelare i figli». E poi che «Chris è figlio di un altro uomo che non ha voluto fare il padre del bambino».

Ancora una volta dà la sua versione dei fatti, fatti che i padri però smentiscono.

Allora la cerco per farle delle domande, annunciando l’intenzione di scrivere un articolo sulla sua vicenda. Mi risponde che non ha intenzione di parlarmi.

La nuova versione

Dopo un paio di ore dal mio messaggio pubblica un nuovo video, in cui struccata e dimessa rivela l’inconfessabile: «Paolo mi maltrattava, io quando uscii di casa sua sono scappata perché maltrattava me e Chloe, una volta mi ha puntato un coltello in gola, mi sono rivolta a un centro anti-violenza».

Pubblica poi vecchi estratti di conversazione Whatsapp in cui lei parla di un coltello e lui la insulta, in uno stato chiaramente alterato.

Paolo nega tutto, dice che non l’ha mai toccata, che ha scritto quei messaggi da persona esasperata. Io chiedo a Julia se può almeno indicarmi il centro anti-vioenza a cui si è rivolta ai tempi o dirmi se lo ha denunciato, risponde che non intende darmi alcuna informazione.

E qui chiaramente nessuno può sapere la verità, però ci sono due stranezze: la prima è il tempismo con cui tira fuori queste verità ad orologeria, tempismo che suona ahimè molto strano.

Non ha mai rivelato le violenze, e lo fa quando deve tutelare la sua immagine pubblica dall’accusa neppure troppo irreparabile di aver mentito sul padre di Chris? Strano. La seconda stranezza è che sottovaluti così clamorosamente la memoria del web e dei follower.

Lo stuolo di mamme adoranti che la seguono dal primo giorno diventa il suo boomerang. Ricordano bene le foto dei pranzi felici con Paolo e il suo nuovo compagno, il video sulla violenza contro le donne girato da Paolo con lei e la loro figlia Chloe attrici, i buoni rapporti che i due hanno sempre vantato, il fatto che lui ospitasse entrambe a casa, che Paolo stesse con la bambina perfino quando Julia doveva andare a cena con Riccardo, appena si erano conosciuti.

Cancellare il passato

E quindi Julia inizia a cancellare maldestramente foto e video della famiglia allargata, fa sparire tutto quello che dimostra i buoni rapporti con l’ex, anche e soprattutto dopo le presunte violenze domestiche. E poi vengono fuori altre bugie, la casa che diceva di aver comprato con virtuale tour annesso in realtà è in vendita su un sito di immobili e molto altro.

Così tanto altro che a un certo punto diventa difficile raccapezzarsi tra verità e ambiguità. I follower si dicono delusi, lei inizia a cancellare messaggi, ognuno ha una storia o un aneddoto da raccontare su sue presunte bugie, chi non conosceva Julia Elle la vede in trend topic per giorni su Twitter e si chiede chi diavolo sia #disperatamentemamma.

E alla fine di tutta questa storia ci si chiede perchè, se davvero voleva tutelare i suoi figli da pettegolezzi e intrusioni in queste vicende così intime, Julia Elle abbia costruito la sua carriera sui figli. Abbia monetizzato la loro esistenza. Abbia reso così vulnerabile la sua storia, la loro storia, trovandosi un giorno nella condizione di dover fare dichiarazioni pubbliche sulla paternità di uno di loro.

E ci si chiede perché non scegliere, prudentemente, di tacere su tanti passaggi, anziché inventare versioni fantasiose da sostenere in tv, come quando sorrideva in tv a Caterina Balivo raccontando di quel compleanno da ubriachi in cui aveva concepito Chris, con il suo ex.

Ci si chiede, soprattutto, se questa storia racconti più di Julia Elle o più di noi: lei ha guadagnato denaro raccontando una versione commerciale della sua vita, ma chi l’ha seguita in questi anni ha creduto acriticamente a tutto, ha regalato la sua attenzione a Julia Elle rasentando l’idolatria senza mai domandarsi se quella fosse verità o una bugia fatturabile. 

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