- Il conto sarà pagato dai dipendenti delle piccole e medie imprese in crisi, prossimi al pensionamento, che avrebbero dovuto beneficiare di uno scivolo per l’uscita dal lavoro.
- Appena dodici mesi fa, l’esecutivo di Mario Draghi aveva introdotto una misura ad hoc con uno stanziamento complessivo di 550 milioni di euro per tre anni.
- La norma era stata messa in stand-by per la mancata emanazione del decreto attuativo, che spettava a Giancarlo Giorgetti. Adesso il plafond viene inghiottito dalla riforma del centrodestra.
Il governo fa cassa sulle spalle dei lavoratori per attuare la riforma delle pensioni di quota 103: in particolare vengono colpiti quelli delle aziende in affanno. A pagare gran parte del conto, infatti, sono i dipendenti delle piccole e medie imprese in crisi, prossimi al pensionamento, per cui appena dodici mesi fa era stata introdotta una misura ad hoc con uno stanziamento complessivo di 550 milioni di euro per tre anni. Il plafond avrebbe coperto le esigenze dal 2022 al 2024. Pagano i lav



