Autoritarismo e segretezza

Il metodo Meloni delle candidature firmate in bianco

28/01/2017 Roma, manifestazione di Fratelli d'Italia 'Italia Sovrana', nella foto Daniela Santanchè, Matteo Salvini, Giorgia Meloni, Giulio Tremonti e Ignazio La Russa
28/01/2017 Roma, manifestazione di Fratelli d'Italia 'Italia Sovrana', nella foto Daniela Santanchè, Matteo Salvini, Giorgia Meloni, Giulio Tremonti e Ignazio La Russa
  • Un’indicazione sul “metodo Meloni” era già arrivata, tra le righe, da Giulio Tremonti, durante l’intervista a In mezz’ora. «Sì, sarò candidato. Ma da lunedì avrò tutte le coordinate».
  • L’unica certezza era quella di essere presenti nelle liste di Fratelli d’Italia il prossimo 25 settembre. Nelle ore precedenti alla decisione definitiva, nessuno ha obiettato qualcosa su questo approccio. 
  • Nonostante il silenziatore imposto al partito, in Campania è scoppiata la protesta per il posto assegnato all’ex berlusconiano Gianfranco Rotondi, che ha scavalcato i dirigenti locali di Fdi.

Una candidatura firmata in bianco per Fratelli d’Italia, senza alcuna anticipazione sul posto nel listino plurinominale o sull’eventuale collegio dell’uninominale previsto per gli aspiranti parlamentari del partito. E addirittura c’è stato un riserbo assoluto sulla camera di potenziale elezione, almeno per gli over 40. Camera o Senato? Non era dato sapere. Capolista o ultimo del listino? La comunicazione sarebbe arrivata il giorno dopo, secondo quanto stabilito da Giorgia Meloni. Un’indicazione

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