I primi di cui non sembra fidarsi affatto la presidente del Consiglio sono gli uomini del suo partito, quelli che non sono stati promossi ai ranghi superiori del governo e che oggi faticano a restare al loro posto tra chat convulse, attacchi a ministri non allineati, gaffe tollerabili forse quando FdI era all’opposizione con il 5 per cento e non al governo con il 30 per cento dei consensi
Governare logora. Vale per tutti e ancor di più per Giorgia Meloni che ha sempre indicato un orizzonte di legislatura. Ciò significa che l’esecutivo ha davanti potenzialmente altri tre anni, ma se il registro del rapporto tra presidente del Consiglio, ministri e ministeri è quello che si è visto nelle ultime settimane questi tre anni rischiano di trasformarsi in un percorso molto faticoso e accidentato. Quando è esploso il caso Sangiuliano, Meloni aveva due strade davanti a sé: quella che ha pre



