Qual è il ruolo dello stato italiano nel successo della compagnia di sharing di monopattini Helbiz? Da questa domanda parte la nuova inchiesta di Report che sarà trasmessa lunedì 17 gennaio alle 21:20 su Rai Tre.

I CONFLITTI TRA ITA AIRWAYS E HELBIZ

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Come abbiamo raccontato con un’inchiesta su Domani, Palella prometteva un fatturato da 80 milioni nel 2021, ma da un’analisi dei bilanci della società con sede nel Delaware, il fatturato nel primo trimestre si è fermato a 15 milioni. Di questi 8 milioni, circa 6 arrivano dalla controllata italiana del Gruppo. L’Italia è quindi il mercato principale della società fondata da Salvatore Palella e quotata al Nasdaq.

Rocco Casalino, interrogato sui suoi rapporti con Salvatore Palella, confessa che la Helbiz gli ha offerto corse gratis sui suoi monopattini, una prassi abituale con tutti i politici italiani.

Del resto la società di Salvatore Palella si sostiene anche grazie allo stato italiano: prima nel novembre del 2020 quindi nel marzo del 2021 ha ottenuto due prestiti garantiti dal fondo centrale di Garanzia delle Pmi per 5,5 milioni di euro.

Helbiz è forte anche grazie a una serie di relazioni: la prima con Massimo Ponzellini, il banchiere coinvolto nell’inchiesta della Banca Popolare di Milano, cugino del ministro Giorgetti e consulente di Helbiz.

La seconda sempre svelata da un’inchiesta di Domani con Alfredo Altavilla, l’amministratore delegato di Ita, patrigno di Emanuele Liatti, uno dei top manager di Helbiz. Non a caso Helbiz sigla una partnership con Ita e nel giorno dell’annuncio della partnership il titolo guadagna l’8 per cento.

DAL MONTE PASCHI DI SIENA ALLA HELBIZ

Un filo rosso collega gli scandali del Monte Paschi di Siena alla Helbiz e quel filo porta il nome di Fabio Allocco. Allocco è un broker misterioso, titolare del fondo Qantum con base alla Bahamas, e coinvolto nella grande inchiesta sul Monte Paschi di Siena insieme all’ex-capo della finanza della banca Baldassarri.

Allocco è stato rinviato a giudizio per associazione a delinquere finalizzata alla frode transnazionale, poi però l’accusa è stata prescritta. Allocco, attraverso il fondo Qantum, non solo figura tra i principali azionisti della Helbiz dei monopattini, ma è stato anche il proprietario della Helbiz di Singapore che nel 2018 lanciò gli Helbiz Coin, una criptovaluta crollata in poche settimane e oggetto di una causa presso il tribunale di New York.

I MISTERI DI SINGAPORE

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A Singapore risalgono le origini della Helbiz. Una serie di documenti inediti recuperati a Singapore dimostrano che le attività di Palella sono iniziate nella città stato asiatica. L’imprenditore di Acireale ha prima aperto la Helbiz Mobility System per lanciare gli Helbiz Coin, una criptovaluta il cui valore è crollato nel giro di poche settimane.

Quando le cose vanno male la società costituita per lanciare la criptovaluta, viene prima rinominata Helbiz System PTE, quindi chiusa definitivamente il 9 dicembre 2019.

La società, che in origine nasce dalla SP1 Investments, la fiduciaria di Salvatore Palella con sede alle Cayman, viene poi ceduta al fondo Qantum di Fabio Allocco, lo stesso broker prescritto nell’inchiesta sul Monte Paschi e diventato azionista della Helbiz dei monopattini.

Poco dopo, sempre a Singapore, Palella apre la Helbiz Singapore, controllata stavolta dalla Helbiz Inc del Delaware, la società dei monopattini.

Tutte le società di Singapore sono state costituite da un gruppo di commercialisti italiani che lavorano nella città stato e hanno un capitale irrisorio: un dollaro di Singapore, pari a 65 centesimi.

Dai documenti consegnati alla Sec si capisce che la Helbiz System di Singapore, la società accusata dagli investitori di sospetta frode sulla criptovaluta, ha prestato  1,3 milioni di euro alla Helbiz nel Delaware, denari che la Helbiz dei monopattini ha restituito il 24 marzo del 2021.

AMICIZIE PERICOLOSE

Nell’estate del 2019 a Capri c’è un pranzo a cui partecipa il vertice della Helbiz. Oltre a salvatore Palella c’è Massimo Ponzelli, Giulio Profumo, capo della finanza di Helbiz e figlio dell’ex-ministro dell’istruzione Francesco Profumo.

Oltre a Ponzellini, allo stesso tavolo di Capri, siede anche il direttore operativo di  Helbiz, Giovanni Borrelli. È il dream team della società dei monopattini riunito intorno al suo capitano Salvatore Palella. Al centro dei commensali, il cantante neomelodico Mauro Nardi intona “O’ Sole Mio”. Mauro Nardi è il nome d’arte di Antonio Borrelli, il padre di Giovanni Borrelli.

Tra i contatti del figlio del cantante neo melodico e manager di Helbiz, ce ne sono alcuni un po' imbarazzanti. Nel 2014 i carabinieri scoprono che l’utenza di Giovanni Borrelli viene utilizzata da Mimmo Borriello, un quasi omonimo titolare di locali a Ibiza, per dialogare con Ettore Bosti, detto O’ Russ, il reggente del potentissimo clan Contini di Napoli.

Giovanni Borrelli e il padre Antonio risultano soci per alcuni anni della J&L. Una volta che la titolarità della società passa a un pluripregiudicato milanese, la stessa ottiene dalla Helbiz (anno 2018 e 2019) pagamenti per oltre 120mila euro, giustificati come servizi di gestione dei monopattini.

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