senza fretta

Le informative urgenti del governo alle camere non sono poi così urgenti

LaPresse
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  • La ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese, riferirà alle camere sui disordini del 9 ottobre dopo dieci giorni dai fatti. Dopo che si saranno svolte altre manifestazioni già annunciate.
  • La ragione del ritardo sarebbe giustificata dalla necessità di incrociare le agende del parlamento e quella della ministra. Ma anche dalla necessità  del Viminale di raccogliere i dati necessari.
  • Il risultato è che le prime informazioni sono arrivate grazie a un question-time e che l’informativa rischia di essere poco significativa o superata dagli eventi dei prossimi giorni.

L’istituto si chiama “informativa urgente”, ma la sensazione è che il concetto di urgenza sia relativo. È così anche nel caso dell’assalto alla sede nazionale della Cgil di Roma di sabato 9 ottobre: la ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese, interverrà prima alla Camera e poi al Senato. Il 19 ottobre. Esattamente dieci giorni dopo i fatti, ma anche dopo le manifestazioni dei No-green pass attese per domani (data di entrata in vigore dell’obbligo) e dopo la manifestazione antifascista della Cg

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