Mimmo Lucano è deluso. A Riace, nella piazzetta del Villaggio globale che opera per l’integrazione dei migranti, aspetta i risultati. A pochi giorni dalla sentenza di condanna a 13 anni e due mesi per illeciti nell’accoglienza. Una sentenza più alta che per crimini riconducibili a mafia o omicidio, per cui molti esponenti politici e della società gli hanno dimostrato la loro solidarietà.

Ancora non sa quanto ha preso la sua lista, Un’altra Calabria è possibile, ma il risultato del candidato presidente che sostiene, Luigi de Magistris, spiega a Domani, non era quello che si aspettava: «Ancora non so la nostra lista in quale stato sia, ma sono deluso dal risultato di de Magistris. Mi aspettavo molto di più». Quando sentiamo Lucano, il candidato alla presidenza e sindaco uscente di Napoli, si è attestato intorno al 17 per cento, ma la sua percentuale sembra continuare a scendere. Per Lucano «c’è un sistema molto consolidato in Calabria, come un reticolo, un sistema clientelare che riconosce una parte politica come l’habitat naturale e che ha sfruttato anche le divisioni del centrosinistra. Non è una lettura la somma dei voti: quando si va tutti insieme è un’altra storia».

I partiti di centrosinistra guardando le percentuali non avrebbero potuto battere Occhiuto: «Se fossero andati insieme sarebbe stata tutta un’altra storia». Per il suo caso personale però c’è stata però una forte partecipazione da parte di tutta l’area politica: «Non è che la partecipazione significa anche a livello elettorale, non è automatica». Anche Il segretario del Pd, Enrico Letta – che in Calabria ha candidato Amalia Bruni –, si è dimostrato solidale a Lucano: «Credo che più che un aspetto politico sia prevalso un aspetto umano».

Lucano rigetta l’ipotesi di avere un profilo criminale così come stabilito dalla sentenza di primo grado: «Ci sono troppe ombre su quella sentenza, è una storia troppo strana». Matteo Salvini ha detto che con lui la sinistra ha candidato un condannato mentre va a caccia degli omosessuali nella Lega, ma per Lucano fa solo propaganda politica: «Non mi interessa nulla. Quell’ideale politico è un tentativo ideologico di costruzione della società disumana, fondata sulla discriminazione e sull’odio razziale, è un’espressione un po’ fascista. Quella è un’idea politica che nasce contro il meridione d’Italia e che poi diventa nazionalista». 

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