Inutile smarrirsi nelle tecnicalità e illudersi di correggere l’incorreggibile. Il riformismo – parola spesso equivocata e comunque da maneggiare con cautela in materia costituzionale, per sua natura non congeniale a estemporanei cambiamenti – non può spingersi sino al collaborazionismo
Un cartello di associazioni ascrivibili a entrambi gli schieramenti che si propone di mettere a punto una mediazione suscettibile di evitare il muro contro muro sul premierato – la «madre di tutte le riforme», secondo la formula coniata dalla Meloni – ha avanzato due proposte emendative al testo del governo. L’intenzione dichiarata può essere apprezzabile: quella di dare mostra della consapevolezza secondo la quale le regole, tanto più quelle fissate nella legge fondamentale ovvero la Costituzio



