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Il jobs act di Renzi va riformato. Lo dice la Corte costituzionale

LaPresse
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  • Una recente pronuncia della Corte costituzionale sul jobs act, relativa ai licenziamenti illegittimi nelle imprese con meno di 15 dipendenti, invita il legislatore a rivedere la disciplina dei licenziamenti in termini complessivi.
  • Il criterio del numero dei dipendenti, che determina l’applicazione di discipline diverse, quanto ad ammontare dell’indennità di licenziamento, non rispecchia «l’effettiva forza economica del datore di lavoro».
  • La Corte costituzionale ha rimesso al legislatore il compito di definire criteri di determinazione dell’indennità «che non si appiattiscano sul requisito del numero degli occupati». In caso di inerzia del legislatore, sarà la Corte a intervenire, svolgendo un’opera di supplenza del parlamento che diviene sempre più frequente.

Il cosiddetto jobs act, la riforma del lavoro operata dal governo Renzi nel 2015, continua a essere oggetto di pronunce della Corte costituzionale che ne “smontano” alcune parti. L’ultima sentenza (la numero 183, depositata il 22 luglio 2022), in materia di licenziamenti illegittimi nelle imprese con meno di 15 dipendenti, invita il legislatore a rivedere la complessiva disciplina dei licenziamenti. Le modifiche da apportare a tale disciplina, «frutto di interventi normativi stratificati», do

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