- Nelle comunicazioni in Parlamento, Meloni ha affermato varie inesattezze in tema di immigrazione. Non è vero che prima del suo governo si andasse «verso la cancellazione dei confini nazionali»: dal 2017 l’Italia delega alla Libia il controllo delle frontiere.
- Non è vero che in passato si praticasse un’accoglienza indiscriminata: Meloni confonde accoglienza e soccorso dei migranti. È quest’ultimo a essere incondizionato, ai sensi convenzioni internazionali.
- È mistificatorio affermare che si è arrivati «a legittimare chi sperona le navi dello Stato italiano». Il riferimento è a Carola Rackete. Ma i giudici hanno reputato che la comandante agì «nell’adempimento del dovere di salvataggio». Anche a margine del Consiglio europeo del 29 e 30 giugno Meloni ha detto cose imprecise, vantando successi inesistenti.
Prima del consiglio europeo del 29 e 30 giugno, la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha reso le ordinarie comunicazioni in parlamento. In questa sede, e poi a margine del consiglio, Meloni ha affermato una serie di inesattezze. È quindi necessario fornire alcune precisazioni. 1) «Al Consiglio europeo straordinario di febbraio scorso, grazie all’azione dell’Italia, finalmente è stato riconosciuto da tutti gli Stati membri e dalle istituzioni europee che la migrazione è una sfida europe



