Guidare un partito di personalismi

Il primo anno di Enrico Letta da segretario sopravvissuto alla lotta tra correnti del Pd

Foto AP
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  • Enrico Letta è stato eletto segretario del Partito democratico quasi un anno fa. Se proseguisse così, e rilanciasse l’agenda di lotta alle disuguaglianze, potrebbe anche sorprendere qualcuno e costruire una coalizione più competitiva del previsto.
  • Ma la storia del Pd è tormentata. Nel 2007 le forze riformiste, cattoliche e socialcomunista, giunsero all’altare della unione con il discorso del Lingotto che incoronò Walter Veltroni alla segreteria nazionale.
  • Undici segretari in nemmeno quindici anni. Nove se si escludono gli interim, quasi come i “governi balneari” di democristiana memoria, che danno il senso della precarietà dell’instabilità, della debolezza di un partito in fieri, da consolidare.

Enrico Letta è stato eletto segretario del Partito democratico quasi un anno fa. Il 14 marzo del 2021 con voto quasi unanime (furono solo due i contrari e quattro gli astenuti) l’assemblea nazionale del Pd si era rivolta a lui quale ultimo appiglio per rilanciare l’azione di un partito esanime. L’uscente Nicola Zingaretti aveva parlato di «partito del potere» nel quale «si parla solo di poltrone».   Veltroni e il Lingotto Foto LaPresse La storia del Pd è tormentata. Nato nel 2007 per scelta

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