Dentro la maggioranza non c’è accordo sulla legge elettorale necessaria per la riforma. Anche Sabino Cassese ha firmato un appello per chiedere di fermarsi e cercare intese
La confusione regna sovrana sotto il cielo del premierato. La riforma, sempre meno «madre» di tutte le altre, rischia infatti di essere un buco nero da cui il governo faticherà a uscire. Il sì in prima lettura al Senato, il 18 giugno, è stato un’impuntatura necessaria dopo le promesse in campagna elettorale alle europee, ma ha mostrato i rischi cui il governo e soprattutto Fratelli d’Italia sta andando incontro. E la cosa è ormai chiara anche a Giorgia Meloni. Anche tralasciando un testo definit



