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La sortita contro Zelensky di Berlusconi è solo la punta visibile di una frattura sulla politica estera, che azzoppa la premier già isolata in Ue e anche il ministro degli Esteri di FI, Tajani.
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Del resto, la parole di Berlusconi non sono state un commento rubato a margine, ma uno scambionche sembrava preparato e intenzionale. La sua posizione sul conflitto ucraino è nota: sostenitore della linea del dialogo per la pace con Mosca.
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Il rischio, in questo scenario, è che Meloni si trovi ancora più isolata in Europa e perda di credibilità anche sullo scacchiere delicato della Nato.
La vittoria alle regionali di Lazio e Lombardia mette solo temporaneamente in ombra la crisi nell’alleanza di centrodestra. Non si tratta solo di schermaglie politiche e fisiologica competizione interna, ma di un contrasto profondo sulla linea nel conflitto in Ucraina. Lo scontro è emerso proprio nel giorno del voto, quando il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi ha parlato davanti al suo seggio elettorale attaccando frontalmente il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e anche la premier,



