La Manovra è legge, il Senato ha dato il sì definitivo al disegno di legge di bilancio da 40 miliardi. Palazzo Madama ha rinnovato la fiducia al Governo sul testo con 156 voti favorevoli e 124 contrari, e ha licenziato definitivamente il testo con 153 sì, 118 no e un’astensione. Molte le misure contenute nel disegno di legge, dall’estensione del superbonus per le ristrutturazioni edilizie, alla conferma della cassa integrazione Covid fino al 31 marzo così come il blocco dei licenziamenti.

Tra le altre ose esteso il congedo di paternità a 10 giorni, e creato un fondo per le madri che rientrano a lavoro. Pioggia di piccoli bonus, dal bonus per gli occhiali da vista a quello per i rubinetti antispreco e gli incentivi per l’acquisto di auto.

L’errore

Prima della votazione finale è emerso che è stato dimezzato il valore del cuneo fiscale, ovvero il cosiddetto bonus da cento euro un busta paga. Da subito il governo ha chiarito che si è trattato di un errore, il premier, Giuseppe Conte, nella tradizionale conferenza di fine anno, ha detto che oggi andrà in Consiglio dei ministri un decreto correttivo: «Sulla manovra c'è stato un errore materiale sul cuneo fiscale, ci sarà nel pomeriggio un Cdm in cui vareremo il decreto correttivo». Il presidente del consiglio ha rivendicato la bontà del bonus per le ristrutturazioni e ha detto che ci sarà un’ulteriore riflessione: «Il Superbonus al 110 per cento sta dando un valore aggiunto appunto importante, è nostra intenzione proporgarlo fino al 2022, e vedremo se estenderlo oltre». 

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