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Entro pochi giorni il governo deve chiudere la partita sui vertici di Eni, Enel, Poste, Terna e Leonardo. Impasse nella maggioranza per le pretese della premier pigliatutto.
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Flavio Cattaneo è sponsorizzato da La Russa e Salvini per un posto di prestigio, ma la premier ha chiesto a Fazzolari di “sabotare” la sua candidatura: ecco perché.
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Intanto la Lega vuole indicare il nuovo capo di Rfi: in testa Lobruto. I vertici di Cdp sono solidi, nonostante i veleni sugli emolumenti del presidente Gorno Tempini.
Il gioco della sedia sulle nomine di stato continua. La musica non si è ancora spenta, e a Palazzo Chigi qualcuno crede che i tempi potrebbero allungarsi rispetto a quelli ipotizzati: da fine marzo, le decisioni sui nuovi capi di Eni e delle altre partecipate potrebbero slittare alla settimana santa. Domani ha già raccontato i profili dei pochi decisori politici che hanno reale margine per determinare (la premier Giorgia Meloni, la sorella Arianna e i due giannizzeri Giovanbattista Fazzolari



