- Il presidente del Consiglio non è obbligato a cedere il controllo politico dei servizi segreti a una figura delegata: può controllarlo direttamente come hanno fatto Mario Monti e Giuseppe Conte.
- Ma nel concentrare il potere di controllo sui servizi si corrono parecchi rischi, come ha scoperto lo stesso Conte contro cui gli stessi alleati, Pd e Italia viva, hanno fatto una dura battaglia per costringerlo a cedere la delega.
- Conte alla fine ha dovuto cedere, ma era ormai troppo tardi per salvare il suo governo. Meloni, che ha alleati non meno pericolosi di Conte, ha preferito evitare da subito le accuse e ha deciso di affidare l’incarico al suo sottosegretario alla presidenza.
Giorgia Meloni ha deciso di non seguire l’esempio di Giuseppe Conte e nel Consiglio dei ministri di ieri ha adottato il primo passaggio per delegare a una persona di sua fiducia il controllo politico sui servizi di intelligence: salvo sorprese dell’ultimo minuto, nei prossimi giorni il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano sarà nominato all’incarico di Autorità delegata per la sicurezza della Repubblica. Un ruolo chiave Si tratta di un incarico delicato e important



