l’uno e l’altro

L’unità e lo strappo, le tentazioni di un leader naturale della sinistra

LAPRESSE
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  • Maurizio Landini è con i pacifisti della piazza San Giovanni a Roma, quella che «no all’invio di armi», ma anche in quella dei sindaci europei a Firenze, che promettono aiuti al “resistente” presidente ucraino Zelensky. 
  • Il suo programma da leader della Cgil è l’unità sindacale, ma poi litiga con la Cisl. La sua leadership politica, mai accettata ma sempre incombente, sembra un destino scritto e tuttavia inafferrabile. 
  • Così andò ai tempi della Coalizione sociale, quando si mise alla testa di un blocco antagonista. Che però si sgretolò. E lui andò a fare il segretario della Cgil. Il rapporto sofferto con Draghi, ora l’appuntamento con la riforma delle pensioni. Sempre in bilico fra radicalità e firma dei contratti. 

L’uno e l’altro. Con i pacifisti della piazza San Giovanni a Roma, quella che «no all’invio di armi, serve solo la diplomazia», sotto il palco quelli che «né con Putin né con la Nato», che sono anche quelli che «la Cgil non è mai abbastanza» qualcosa; ma anche nella piazza di Firenze di sabato scorso, “Cities stand with Ukraine”, lanciata dal sindaco Dario Nardella – e sostenuta dal Pd di Enrico Letta –, la manifestazione delle città, da Parigi a Rotterdam, Lipsia e Zagabria, che parlano in dir

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