Al Tg1 è difficile non parlare continuamente di Giorgia Meloni. Non solo quando non se ne può fare a meno, come nel caso in cui si parli delle manovre del governo sui migranti o sulle prospettive della legge di Bilancio, ma anche quando invece potrebbe essere evitabile. Come nel lungo servizio dedicato al compleanno di Silvio Berlusconi, morto il 12 giugno scorso. 

Il notiziario delle 13.30, firmato dalla vicedirettrice Incoronata Boccia, ha aperto sull’ennesimo femminicidio per poi dedicare un servizio ai nuovi dati Istat. Terzo pezzo, un approfondimento su Meloni a Malta per il Med9 sui migranti: a seguire, il racconto sulla conferenza delle mafie in corso a Palermo e un servizio sulla prossima legge di Bilancio. Il ricordo di Berlusconi va in onda come sesto servizio, prima addirittura dell’anniversario della strage di Marzabotto, ricordato dal presidente della Repubblica e dalle altre alte cariche dello stato. 

Nel lancio del servizio, c’è un riferimento alla dedica di Meloni al ricordo del fondatore di Forza Italia sui social, riferimento che torna anche in chiusura del servizio. Nel mezzo, il racconto della decisione di dedicare il belvedere del palazzo della Regione a Berlusconi. Il padrone di casa Attilio Fontana non parla, ma il servizio lascia ampio spazio alle parole del fratello Paolo Berlusconi e della figlia Barbara: «Forza Italia è la sua più bella e ultima avventura, a cui noi della famiglia dobbiamo rispetto e dobbiamo amore» dice Paolo.

Poi, un aggiornamento sui piani della famiglia per il resto della giornata – «Si riuniranno per pranzo ad Arcore, insieme alla compagna Marta Fascina» – e il racconto del post Instagram dedicato dalla non-moglie a Berlusconi in cui gli promette amore eterno.

Un passaggio veloce sull’evento che Forza Italia ha dedicato al suo fondatore a Paestum in programma per il pomeriggio e si torna a Meloni, che sui canali social parla di «combattente, amico, alleato e leader instancabile per la nostra Nazione». Casomai fosse passato di mente chi siede a palazzo Chigi oggi. 

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