- Il primo errore riguarda la definizione che Piantedosi dà di «luogo sicuro» per i migranti, secondo le linee guida dell’Imo (l’Organizzazione internazionale marittima dell’Onu). In realtà, il ministro traduce solo parzialmente l’articolo 6.13, virgolettando una frase che non c’è.
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Il secondo errore è quello di attribuire a Frontex il concetto di “pull factor”, ovvero che le navi ong sarebbero un fattore di attrazione per migranti e scafisti. Questo è contenuto in un «documento riservato» lanciato in una agenzia dell’Adnkronos ma mai divulgato. I dati ufficiali, inoltre, smentiscono la tesi.
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Piantedosi dice anche che la Ocean Viking si è diretta autonomamente verso la Francia, senza comunicare nulla all’Italia. La ong ha spiegato di essere rimasta sempre in contatto con l’Italia, che non ha mai risposto alle sue comunicazioni e quindi, dopo 17 giorni senza risposta, ha dovuto chiedere un place of safety alla Francia.
Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi è intervenuto in parlamento con una informativa sugli sbarchi dei migranti e in particolare sul caso della nave Ocean Vicking, il cui approdo in porto francese ha provocato la crisi diplomatica con l’Eliseo. Nella relazione, il ministro ha spiegato la politica del governo, dicendo che «l’accoglienza ha un limite» e che lavorerà per bloccare gli «sbarchi illegali» e per garantire la «dignità» delle persone da accogliere. Ha poi elencato i numeri deg



