Italia

Pluralismo e unità, la manutenzione che serve al Pd

  • Perché l’antipartitismo svolga una funzione “virtuosa” i partiti devono essere disposti ad ascoltare quel che bolle nella pentola della società e a cambiare, se necessario.
  • Il Pd nella sua breve e travagliata storia rispecchia bene questa dialettica ad un tempo di persistenza nel tempo e al potere e di resistenza alla trasformazione: è questo che non piace a molti suoi elettori e li allontana dalle urne.
  • Mettere mano alle regole è urgente se il Pd vuole superare l’isolamento. Le regole riguardano il ruolo degli iscritti e le interne strutture di decisione che devono tenere insieme pluralismo e unità, evitando effetti paralizzanti e di chiusura alla partecipazione e al coinvolgimento largo dei cittadini.

I partiti sono essenziali alla democrazia. Scriveva Hans Kelsen nel 1929 che solo l'autoinganno o l'ipocrisia possono indurci a credere che la democrazia sia possibile senza partiti politici. Essi sono strumenti di libertà in un ordine politico il cui sovrano è un collettivo fatto di singoli, non un organismo omogeneo. I partiti sono associazioni volontarie per articolare il conflitto politico; essi attuano il principio di maggioranza, che presuppone opposizione. La maggioranza non è un meno

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