L’Italia ha incassato la quarta rata del Pnrr da 16 miliardi e mezzo di euro e Fratelli d’Italia per gioire attinge dall’armamentario comunicativo delle «pernacchie» alla sinistra, dei soliti gufi e degli avversari del «malocchio». La notizia, circolata da ieri sul via libera al pagamento della rata, è stata annunciata nel primo pomeriggio direttamente dalla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, poco dopo il vertice con i sindacati sulla manovra economica.

«La valutazione positiva della Commissione dimostra i grandi progressi fatti dall'Italia e, a pochi giorni dall'approvazione da parte della Commissione europea della revisione generale del Pnrr, conferma il grande impegno del Governo al fine di attuare pienamente il Pnrr per rendere il Paese più moderno e più competitivo», ha detto la premier in un video postato sui canali social, rivendicando il conseguimento dei 28 obiettivi previsti.

«Il pagamento dei 16,5 miliardi di euro – ha aggiunto Meloni - è previsto entro la fine di quest’anno. L'Italia avrà ricevuto entro il 2023 circa 102 miliardi di euro, quindi più della metà del Pnrr. L’Italia sarà anche l’unico Stato membro dell’Unione europea ad aver ricevuto il pagamento della quarta rata». Insomma, nelle casse statali di Roma è arrivata più della metà delle risorse previste (con la revisione sono poco più di 194 miliardi di euro). L’attenzione si focalizza adesso sulla capacità di spesa dei soldi, punto dirimente per ottenere un reale impatto sul Pil.

L’esultanza scomposta di Fdi

La notizia ha scatenato gli entusiasmi del centrodestra, che ha manifestato la soddisfazione prendendosela con le opposizione. «Brutto periodo per chi tifa contro l’Italia», ha commentato velenosamente il sottosegretario alla presidenza, Giovanbattista Fazzolari. Stessi toni usati dal capogruppo alla Camera di Fratelli d’Italia, Tommaso Foti: «Tempi duri per la sinistra del malocchio contro l'Italia». Mentre per il sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro Delle Vedove, il via libera alla quarta rata è stata una «pernacchia ai gufi» alla sinistra.

Pnrr, prossima relazione a dicembre

A prendersi gli applausi è andato in conferenza stampa il ministro del Pnrr, Raffaele Fitto, grande regista della revisione del Piano e delle trattative con l’Unione europea. Ha parlato quindi di un «risultato molto rilevante e importante» che «tiene fede agli impegni comunicati nei mesi scorsi». Mantenendo uno stile lontano anni luce da quello di molti suoi colleghi di partito.

Fitto ha infatti evitato polemiche, concentrandosi sui risultati ottenuti: «Il Pnrr è una sfida per l’Italia non riguarda solo questo governo», ha sottolineato, ricordando – come già fatto da Meloni – che l’Italia «è l’unico paese» ad aver incassato già quattro rate. Per quanto riguarda un quadro complessivo, infine, ha confermato: entro dicembre sarà pronta la relazione semestrale sul Piano, che è ancora più attesa delle precedenti. «Sono successe molte cose», ha ammesso Fitto sottolineando i cambiamenti intercorsi dall’ultimo rapporto, risalente a sei mesi fa.

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