Per il Pnrr uno slittamento tira l’altro. A due mesi dalla nomina, il successore di Fitto fa i conti con un’eredità pesante. E il parallelo con il neo-commissario europeo è inevitabile
Come le ciliegie, uno slittamento tira l’altro. E il Pnrr diventa sempre più un «Piano nazionale dei ritardi e dei rinvii», secondo la definizione affibbiata da Piero De Luca, deputato del Pd. Il ministro del Pnrr, Tommaso Foti, è noto dentro Fratelli d’Italia come l’uomo delle sostituzioni complicate. È stato chiamato a svolgere il ruolo di capogruppo a Montecitorio quando Francesco Lollobrigida è passato al ministero dell’Agricoltura. La missione, nonostante qualche impaccio iniziale, è riusci



