- I decreti Sicurezza sono al primo punto nel capitolo sull’immigrazione del programma del centrodestra per le elezioni. Tali decreti non sono mai stati del tutto “smantellati”. Nonostante le modifiche significative, ne resta comunque l’impianto.
- Permane il potere del ministro dell’Interno di vietare il transito e la sosta delle navi nel mare territoriale, ma a determinate condizioni. Sono stati ampliati i casi di concessione di permessi di soggiorno rispetto a quelli previsti da Salvini. Ma rimangono vigenti norme discriminatorie.
- Resta anche il Codice per le navi delle ONG, voluto da Minniti, che ne limita l’attività; nonché il Memorandum con la Libia, sempre a opera di Minniti, che anticipa alcuni punti del programma sull’immigrazione del centrodestra. Se quest’ultimo andrà al governo, troverà la strada spianata da quanto fatto non solo da Salvini, ma anche dal centrosinistra.
I cosiddetti decreti Sicurezza sono al primo punto nel capitolo sull’immigrazione del programma del centrodestra per le elezioni del 25 settembre. Si tratta dei provvedimenti (d.l. n. 113/2028 e d.l. n. 53/2019) che rappresentano l’emblema della gestione del Viminale da parte di Matteo Salvini, leader della Lega. Può essere utile chiarire se, come talora si afferma, tali decreti siano stati davvero “smantellati” nel 2020, a seguito delle modifiche del governo Conte-bis, succeduto a quello Conte



