Il testo del decreto sul Ponte sullo Stretto fortemente voluto da Matteo Salvini è approdato nel palazzo romano di Montecitorio questa settimana. Ieri a Messina, più nello specifico a Torre Faro, dove dovrebbe sorgere l’infrastruttura, Angelo Bonelli, co-portavoce nazionale di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi Sinistra ha dato appuntamento ai comitati No Ponte insieme all’ex sindaco Renato Accorinti per annunciare che presenterà un esposto alla Corte dei conti contro il Ponte. Quello che è mancato è il resto dell’opposizione.

Il nuovo decreto che si occupa della resurrezione della Società Stretto di Messina Spa è stato approvato dal Consiglio dei ministri lo scorso 16 marzo, ma finora, nota Bonelli, nessuno dei leader dei partiti di opposizione ha detto niente contro l’operazione del ministro, nonostante l’appello firmato insieme ad Accorinti a inizio mese: «Giuseppe Conte ed Elly Schlein dicano chiaramente come la pensano», dice il deputato in riva al mare. Matteo Renzi e Carlo Calenda, il duo del Terzo polo, è per il sì.

L’esposto

Finora nessuno studio tecnico è riuscito a dimostrare che il ponte sia fattibile, e l’ultima analisi del ministero delle Infrastrutture ha sollevato dubbi che vanno dalla realizzazione all’impatto sull’ambiente ecomarino.

Si aggiunge inoltre la preoccupazione economica in vista di promessi investimenti miliardari. Bonelli si prepara a fare un esposto alla Corte dei Conti: «Salvini non dice dove prenderà i 10 miliardi per costruire il ponte. Questo è un punto importante sul quale andremo a fondo e stiamo già preparando una relazione-esposto». Insieme a un disegno di leggere per rendere l’area riserva naturale. Jasmine Cristallo, tra le fondatrici del movimento delle Sardine e entrata nel Pd assieme a Elly Schlein, parla a titolo personale ma la vede come Bonelli: «Sono del Pd e calabrese, e sono contraria al Ponte».

La prossima settimana sarà cruciale nel dibattito del decreto, perché si esprimeranno nell’ordine associazioni ambientaliste, confindustriali, tecnici ed esperti. Dal Pd assicurano che gli ambientalisti sono una presenza caldeggiata in primo luogo anche da loro. La capogruppo alla Camera Chiara Braga, laureata in pianificazione territoriale, urbanistica e ambientale, ha definito pubblicamente l’opera obsoleta. Quello che manca però è la presa di posizione pubblica della segretaria.

Dal canto suo, Cristallo ribadisce: «Farò quello che ho sempre fatto per le battaglie in cui credo: la porterò avanti all'interno del partito sapendo che troverò delle sponde». Non legge negativamente il silenzio della segretaria: «Non è stata posata la prima pietra. Di fatto esiste solo un decreto del Cdm, ci aspettiamo che partecipi ad uno “sport nazionale”  che è il dibattere teoricamente sul ponte? Sono certa che agli atti formali di questa maggioranza che si distingue per l'inconcludenza, contrapporrà una posizione politica». Un’inconcludenza per cui però saranno stanziate altre migliaia di euro, a partire dagli stipendi dei dirigenti della società che dovrebbe portare avanti il ponte: «Penso che sia solo una questione di tempo prima Schlein che intervenga su questi stanziamenti».

Dalle parti di Giuseppe Conte rispondono a Domani che per ora il leader del Movimento 5 stelle non ha intenzione di schierarsi. Nessuna risposta se gli si chiede come mai. La deputata Patty L’Abbate, vicepresidente della Commissione Ambiente, interpellata, fa rispondere a un altro membro di partito che «si è presa qualche giorno di pausa e non è raggiungibile».

In attesa che si comincino a votare gli emendamenti, restano le dichiarazioni e i video. Conte che nel 2020 da presidente del Consiglio si diceva disposto a valutare l’opera «senza pregiudizi», e la ministra Paola De Micheli, sfidante di Schlein alle primarie, che ipotizzava non solo che il ponte si potesse costruire, ma auspicava persino una pista ciclabile.

La risposta della Lega

Alla notizia che Bonelli si prepara ad andare oltre la manifestazione, la Lega ha reagito inviando una sequela di comunicati per attaccarlo. Tra gli altri parlamentari, spicca il nome Domenico Furgiuele, leghista calabrese molto vicino a Salvini e vicecapogruppo alla Camera, nonché segretario della Commissione Trasporti: «La sicurezza, quasi ridicola e certamente dettata da motivi esclusivamente ideologici, con cui Bonelli attacca ormai quotidianamente Salvini e il Ponte sullo Stretto è sorprendente. La stessa determinazione di quando scelse di candidare Soumahoro?», ha detto citando il parlamentare eletto con Bonelli ma oggi nel gruppo misto la cui compagna è finita nei guai giudiziari.

La sottosegretaria ai Rapporti con il parlamento, Matilde Siracusano, di Forza Italia, ha pubblicato un comunicato per criticare la manifestazione con Bonelli: «È un paradosso anacronistico. Uno schiaffo alla Sicilia, al Mezzogiorno che vuole emanciparsi». L’ex sindaco di Messina, Accorinti, nei giorni scorsi si è detto preoccupato: «Rispetto al passato ci sono tutti i soggetti, i presidenti delle Regioni Sicilia e Calabria e il governo che sono favorevoli al ponte e questo è molto pericoloso», perché i soldi, ricorda, servirebbero per altro.

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