L’ITALIA AL SERVIZIO DELLA PROPAGANDA RUSSA: PUNTATA 2

Putin e l’operazione Sputnik in Italia: Ecco cosa cercavano gli scienziati russi a Bergamo

Copyright 2020 The Associated Press. All rights reserved
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  • Se vuoi sviluppare un vaccino contro un virus ti devi prima procurare quel virus vivo e poi metterlo in coltura per fare gli esperimenti. E dove è più facile trovarlo? Dove ce n’è di più. Nel marzo 2020, l’Italia era il paese al mondo con il più alto numero di casi di Covid.
  • A metà marzo, l’allora presidente del Consiglio Conte chiama Putin e concorda con lui un piano di aiuti. I russi organizzano una spedizione e vanno a Bergamo. A fare cosa? I russi a Bergamo sono riusciti a ottenere un campione di virus vivo? O qualcuno gliel’ha passato?
  • Gli scienziati russi dell’Istituto statale Gamaleya da marzo 2020 si mettono a sviluppare il vaccino contro il Covid, mentre gli scienziati dello Spallanzani, che avevano isolato il virus in coltura ed erano pronti a sviluppare un vaccino dai primi di febbraio, non fanno nulla.

Cosa è successo davvero tra l’istituto di ricerca Spallanzani di Roma, centro di eccellenza sulle malattie infettive, e la Russia di Vladimir Putin? Perché l’Italia, ai tempi dei governi Conte, si è prestata a una operazione di politica sanitaria e propaganda gestita direttamente dal Cremlino? Quali interessi c’erano in gioco? Nell’inchiesta di Andrea Casadio  ecco finalmente le risposte. Se vuoi sviluppare un vaccino contro un virus ti devi prima procurare quel virus vivo e poi metterlo in

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