Il cda di giovedì 22 passerà in rassegna i piani editoriali e si occuperà della consociata pubblicitaria: prima di Pasqua era naufragata l’ipotesi di affidare la presidenza a Silvia Calandrelli, stavolta dovrebbe spuntarla il capo delle risorse umane Ventura. Le direzioni delle reti radio slittano a giugno
Una riunione per calciare il barattolo un po’ più in là. All’appuntamento di giovedì, il consiglio d’amministrazione Rai ha scelto di procedere sui piani editoriali dei nuovi direttori di testata decisi negli ultimi mesi, Rainews, Tgr e Rai sport. I neodirettori presentano anche la loro squadra di vice, ma si tratta soltanto di una ratifica: ci sono altre questioni più di rilievo previste dal menù.
Una su tutte, la presidenza di Rai pubblicità: dopo che prima di Pasqua era naufragato per quel posto il nome di Silvia Calandrelli, ex direttrice di Rai Cultura, ora sembra sia la volta buona per Felice Ventura, a capo delle risorse umane. Un doppio incarico che, raccontano dall’azienda, è uso per la guida delle consociate: Ventura, insomma, terrà in mano entrambi i ruoli.
Il dossier Calandrelli
Calandrelli, nel frattempo, ha già presentato all’azienda una diffida per mettere le mani avanti e prevenire un possibile demansionamento dopo essere stata sostituita nel suo ruolo originario. Tradotto, l’azienda si troverebbe a decidere se licenziare la dirigente (rischiando di andare incontro a una causa) oppure riportarla in sella a Rai Cultura – dove il suo posto è già stato preso da Fabrizio Zappi, gradito all’area leghista – o ancora affidarle un altro incarico di pari peso.
Niente da fare invece per Gianfranco Zinzilli, che era il nome portato dal Carroccio per l’incarico alla presidenza della consociata. Resta da vedere come si posizioneranno i consiglieri d’amministrazione: all’ultima riunione, il consenso su Calandrelli sarebbe stato piuttosto trasversale, ma la particolare attenzione del consigliere anziano Antonio Marano – considerato in area leghista – alle tempistiche di consegna (in ritardo) dei documenti sull’ex direttrice di Rai Cultura aveva invalidato il piano dell’ad Giampaolo Rossi.
Sanremo e la radio
Il 22, poi, è anche la data in cui il Consiglio di Stato deciderà sul destino del ricorso Rai contro il Tar ligure per la gara di assegnazione del festival di Sanremo. In realtà, quella del servizio pubblico è stata l’unica manifestazione d’interesse, ma a via Asiago si spera lo stesso che il Consiglio di stato invalidi il bando.
Rinviato invece alla prossima occasione il pacchetto di nomine radio. Tra le possibilità sembrava esserci infatti anche l’opzione di chiudere sulle direzioni di Gr Radio e Radio2, da assegnare rispettivamente a Nicola Rao e Giovanni Alibrandi, il primo apprezzato da ambienti meloniani, il secondo considerato vicino al Carroccio. A cambiare il calendario per due caselle che alla maggioranza stanno molto a a cuore avrebbe contribuito il rientro in azienda di Fiorello: il suo Radio2 Radio Show. La Pennicanza appena cominciato dovrebbe andare in onda sul secondo canale per qualche settimana e, al termine, avverrebbe il passaggio di consegne con Simona Sala, destinata in base ai desideri della governance a Radio3 quando Andrea Montanari andrà in pensione, tra qualche mese. Per non interrompere la collaborazione tra Fiorello e Sala, che ha seguito il suo rientro in azienda, il settimo piano avrebbe scelto di dilazionare di qualche giorno l’arrivo di Alibrandi, finora vicedirettore degli Approfondimenti di Paolo Corsini.
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