La fine dell’unità nazionale e della legislatura

La sconfitta di Draghi è la vittoria della destra

Italian Premier Mario Draghi waits to deliver his speech at the Senate in Rome, Wednesday, July 20, 2022. Draghi was deciding Wednesday whether to confirm his resignation or reconsider appeals to rebuild his parliamentary majority after the populist 5-Star Movement triggered a crisis in the government by withholding its support. (AP Photo/Andrew Medichini)
Italian Premier Mario Draghi waits to deliver his speech at the Senate in Rome, Wednesday, July 20, 2022. Draghi was deciding Wednesday whether to confirm his resignation or reconsider appeals to rebuild his parliamentary majority after the populist 5-Star Movement triggered a crisis in the government by withholding its support. (AP Photo/Andrew Medichini)
  • Il premier sfida i partiti a votargli un programma di governo chiaro per continuare, ma non ottiene la fiducia. Gli resta fedele soltanto il Pd e poco altro. La campagna elettorale d’estate è già cominciata.

  • Draghi, che ha fatto una scivolata poi corretta invitando le forze politiche a rispondere al popolo italiano, non aveva intenzione di accettare mediazioni.

  • Il parlamento rischia di finire in maniera disordinata, al Senato non sono ancora state approvate le modifiche del regolamento necessarie per il taglio dei parlamentari.

Il centrodestra compatto, pronto a ripartire dalla competizione fra Matteo Salvini e Giorgia Meloni e tuttavia salvo, anche se con qualche ammaccatura al centro e con Forza Italia ormai definitivamente al traino della locomotiva leghista; è invece tramortito e spaccato il centrosinistra in tutte le sue declinazioni possibili, campo largo, campo stretto, fronte progressista. Il D Day di Mario Draghi si conclude con uno schieramento rafforzato e l’altro suonato come un pugile. Più che i dicio

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