Italia

Una sentenza pilota contro le querele temerarie ai giornali

Un giornalista accusato di diffamazione (nonostante i fatti scritti fossero veri) è stato prosciolto dall’accusa di diffamazione a mezzo stampa e il pm ha indagato il querelante per calunnia. Il querelante è stato condannato a a un anno e quattro mesi di reclusione con pena sospesa e al risarcimento danni da quantificare in sede civile, con provvisionale di 10 mila euro

Timidamente, la giustizia italiana inizia a formare una giurisprudenza di merito contro le cosiddette querele temerarie contro i giornalisti. Ovvero, le querele infondate ma presentate con lo scopo di intimorire la stampa e inibirne il lavoro di inchiesta. Come ha segnalato il sito di informazione “Reporter senza bavaglio”, il tribunale di Spoleto ha condannato l’ex membro del consiglio di amministrazione della Banca popolare di Spoleto, Leodino Galli, a un anno e quattro mesi di reclusione c

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