- Alcuni datori di lavoro stanno chiedendo ai lavoratori di vaccinarsi, per non incorrere in responsabilità in caso di contagi. Ma la legge dispone che gli obblighi di tutela da Covid-19 nei luoghi di lavoro si considerino assolti dal datore con il rispetto del protocollo governo-parti sociali, che non prevede il vaccino.
- Non può essere applicata la norma del Testo Unico Salute e Sicurezza sul lavoro che riguarda vaccinazioni per rischi specifici, connessi alla lavorazione svolta. In pandemia il virus è un rischio generale, esterno all’ambiente di lavoro: può essere ovunque e per chiunque.
- Anche il Garante Privacy ha ribadito che il datore di lavoro non può trattare i dati relativi alla vaccinazione del dipendente, salvo che ciò non sia previsto da legge statale. Sarà bene che il governo sani la mancanza di regole per chi lavora a contatto con il pubblico al quale è, invece, imposto il green pass.
Alcuni datori di lavoro stanno chiedendo ai lavoratori di vaccinarsi, prospettando conseguenze anche gravi in caso di mancanza. Ad esempio, dal prossimo settembre, ai dipendenti della Sterilgarda che risulteranno non vaccinati contro il Sars-CoV-2 «verranno attribuite mansioni diverse da quelle normalmente esercitate e tali da escludere rischi di contagio per contatti con altri dipendenti». Ma «qualora la modifica della mansione non sia possibile - si legge nella comunicazione della Sterilgarda



