Il messaggio del presidente della Repubblica in occasione dell’8 marzo, mentre prosegue la sua visita in Giappone. La premier Giorgia Meloni: « I numeri parlano chiaro: l’occupazione femminile ha raggiunto il livello più alto di sempre, superando i dieci milioni di donne lavoratrici»
«Ogni femminicidio, ogni discriminazione, ogni maltrattamento a una donna è un'aggressione all'intera società». Questo il messaggio del presidente della Repubblica Sergio Mattarella inviato in occasione dell’8 marzo da Hiroshima mentre prosegue il suo viaggio in Giappone.
«In un momento delicato per la vita della comunità internazionale, desidero rivolgere, in occasione dell'8 marzo, un saluto e un pensiero di gratitudine a tutte le italiane e a tutte le donne che lavorano in Italia e contribuiscono al benessere nazionale», continua il capo di Stato.
«Abbiamo acquisito negli ultimi decenni piena consapevolezza che la politiche per la parità di genere, un diritto sancito dalla nostra Costituzione, non si sono risolte solamente in un vantaggio per le donne, ma hanno apportato benefici, ricchezza, frutti positivi per l'intera collettività, continua Mattarella, sottolineando che «la promozione dei diritti va infatti di pari passo con lo sviluppo civile ed economico delle società» Per questo motivo, aggiunge, «occorre impegnarsi ancora, con decisione e lungimiranza, per colmare quei divari - culturali, salariali, di istruzione, di sviluppo della carriera - che permangono in alcuni ambiti nazionali».
Secondo il capo dello Stato, «Particolare attenzione va ancora risposta nel fronteggiare la piaga - vergognosa e inaccettabile - della violenza contro le donne: ogni femminicidio, ogni discriminazione, ogni maltrattamento, sono un'aggressione all'intera società. Occorre continuare con l'opera di repressione e di prevenzione. Ma, contemporaneamente, bisogna proseguire con un'azione educativa, a partire dalle generazioni più giovani, che promuova una cultura di effettiva parità sradicando stereotipi, pregiudizi e abitudini consolidate. C'è bisogno, in questa grande battaglia di civiltà, del contributo di tutti, donne e uomini, che devono trasmettere - in tutti i contesti - una cultura del rispetto e lo sdegno e la riprovazione per parole e azioni discriminatorie e violente».
E ancora, continua Mattarella: «Eguale impegno va perseguito per politiche familiari inclusive che favoriscano la libera determinazione: una donna non deve essere mai posta di fronte al dilemma di scegliere tra famiglia e professione». Con un particolare pensiero «alle madri costrette a piangere i propri figli caduti in guerra. Alle donne che lottano per vedersi riconosciuti i più elementari diritti, dalla salute, alla libertà, all’istruzione. Facciamo nostro il loro dolore, ascoltiamo la loro voce. Il mondo sarà migliore con forte protagonismo della saggezza e dell’equilibrio delle donne».
Anche la premier Giorgia Meloni ha pubblicato un messaggio, affidato ai social, in occasione dell’8 marzo.
«Coraggiose, instancabili, determinate: le donne sono il cuore pulsante della nostra società. Ogni giorno, con forza, talento e dedizione, costruiscono, innovano e ispirano».
Come governo, continua la presidente del Consiglio, il nostro impegno è garantire a ogni donna le opportunità per essere protagonista in ogni settore, senza ostacoli. I numeri parlano chiaro: l’occupazione femminile ha raggiunto il livello più alto di sempre, superando i dieci milioni di donne lavoratrici. Un risultato importante, ma sappiamo che molto resta da fare per una parità piena in ogni ambito. Le donne non devono più scegliere tra carriera e vita privata»
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