Cibo

Il soft power italiano è tutta una storia di pane e vino

Illustrazione di Marika Marini
Illustrazione di Marika Marini
  • L’epoca contemporanea nella storia dell’Italia come superpotenza del soft power, con cibo e vino come pilastri centrali, prende il via con l’esposizione mondiale a Milano nel 2015.
  • La Farnesina ha accettato la sfida della “gastrodiplomazia” – già utilizzata altrove – dando il via alla ”Settimana mondiale della Cucina italiana”.
  • Ma le cose prendono una piega nuova e inaspettata quando nel 2022 nasce il governo di centrodestra di Giorgia Meloni.

In una fase in cui i massimi esperti della politica economica mondiale proclamano la fine della globalizzazione, quale sarà il destino dell’industria e della cultura italiane più diffuse nel globo: cibo e vino? In questo contesto, come giudicare la politica per il settore proposta dal governo Meloni, la “sovranità alimentare”? Si tratta di una riaffermazione di vecchie forme di identity politics anti-globalizzazione? Oppure un tentativo di trovare una nuova via per andare avanti dopo la gl

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