Sul dibattito intorno all’inceneritore da costruire a Roma, annunciato due settimane fa da Roberto Gualtieri e avallato dalla decisione del governo di assegnare al sindaco della Capitale poteri speciali in virtù del Giubileo del 2025 interviene Beppe Grillo.

Il fondatore del Movimento 5 stelle ha pubblicato stamani un post sul suo blog in cui si scaglia contro l’iniziativa di Gualtieri e sostiene così la linea di Giuseppe Conte. Il presidente del M5s ha già annunciato battaglia sulla norma, inserita nel dl Aiuti che i ministri Cinque stelle non hanno votato neanche in Consiglio dei ministri. Nella conferenza stampa di mercoledì, Conte aveva minacciato il governo di non chiedere la fiducia sul provvedimento che contiene la norma.

Oggi, secondo indiscrezioni, i parlamentari sarebbero pronti a sostenere il parlamento solo di fronte all’esclusione, nella lista degli impianti, dei termovalorizzatori.

Le parole del fondatore

Grillo intitola il post «bruciare rifiuti è la negazione dell’economia circolare» e spinge perché il governo si impegni di più in strategie alternative di smaltimento dei rifiuti. «Contrariamente a quanto accade nella Capitale con l’avallo di parte del Governo, nel Paese c’è consapevolezza delle grandi opportunità, anche occupazionali, legate a un ciclo virtuoso dei rifiuti e al recupero di materiali da immettere nuovamente nel ciclo produttivo in chiave circolare».

Il fondatore, che da poco ha sottoscritto un contratto di consulenza da 300mila euro con il Movimento a guida Conte, spalleggia il presidente come non si era più abituati a vedere da qualche tempo. Nell’ultimo anno, infatti, Grillo si era ritirato molto dalle scene, preoccupato anche per le sorti della vicenda giudiziaria del figlio Ciro, accusato di violenza sessuale. 

«È insensata la scelta di affidare poteri commissariali indistinti al sindaco Gualtieri non per applicare oggi le migliori pratiche disponibili e realizzare impianti utili, ma per installare tra chissà quanti anni, almeno 6 o 7, un impianto costoso e pericoloso che brucia rifiuti e opportunità di crescita economica» scrive Grillo.

Se i grillini dovessero aprire un fronte sul termovalorizzatore la vita del governo sarebbe ulteriormente complicata in una situazione già tesa.

Dopo aver appena ripianato il contrasto sul catasto con il centrodestra che oggi canta vittoria, si sta per aprire un nuovo fronte sull’invio di nuove armi all’Ucraina, su cui sono scettici sia i leghisti che i Cinque stelle. 

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