La premier è orientata su un’astensione «amichevole» alla presidente. Confermato l’invio di armi a Kiev, nonostante i dubbi della Lega
La strada in Europa per Giorgia Meloni si fa sempre più stretta e si avvicina il momento della verità: più aspetta, più rischia l’irrilevanza per il suo partito e per l’Italia. Mentre lei era impegnata dall’altra parte dell’oceano al vertice Nato di Washington, nel Vecchio Continente la situazione politica ha avuto una rapida evoluzione nello spingere la popolare Ursula von der Leyen verso la riconferma anche senza i voti della destra. Dopo le intemperanze verbali di Meloni rivolte a Bruxelles d



