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La carenza di personale e l’assenza di modalità telematiche per accedere ai servizi impediscono a centinaia di persone di regolarizzarsi per diversi mesi
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Chi si reca presso la sede di corso Verona per fare richiesta di soggiorno o asilo attende svariati mesi per ricevere il primo appuntamento necessario per potersi ripresentare con i documenti richiesti, con gravi ripercussioni dal punto di vista psicologico
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Secondo l’avvocata Elena Garelli, la questura di corso Verona stabilisce arbitrariamente requisiti di accesso agli uffici non richiesti per legge e in alcuni casi viola la legge sul procedimento amministrativo
Ogni mattina davanti all’ufficio immigrazione della questura di Torino si accalcano centinaia di persone richiedenti asilo e permesso di soggiorno. Sono uomini, donne e bambini in coda lungo la strada da prima dell’alba nel tentativo di entrare negli uffici di corso Verona 4. Arrivano soprattutto da Africa e Balcani e attendono mesi per ottenere un incontro con il personale della questura, ma il sistema amministrativo è al collasso. «Cerco di accedere all’ufficio per il permesso di soggiorno



