«Abbiamo medici e infermieri che hanno 50 giorni di ferie arretrate. Non li faccio rientrare in servizio per un vaccino nei giorni di festa»: stanno facendo molto discutere in queste ore le dichiarazioni dell’assessore al Welfare della Lombardia, Giulio Gallera, sul piano vaccini in corso nel nostro paese. La regione guidata da Attilio Fontana, infatti, è in coda alla classifica delle dosi di vaccino Pfizer-Biontech contro il Covid-19 somministrate fino a oggi, nonostante sia allo stesso tempo la più colpita dalla pandemia. Gallera, tuttavia, non si scompone: «Agghiacciante una simile classifica. Per noi si parte il 4 gennaio. Iniziamo con 6mila vaccinazioni al giorno, poi andremo a crescere nel numero in tutti i 65 hub lombardi», ha detto l’assessore in un’intervista a La Stampa

«Assicuro tutti che faremo in tempo, nei tempi previsti. La vaccinazione è una priorità. E il 17 gennaio iniziamo con i richiami per chi ha avuto una prima somministrazione», ha continuato Gallera. La regione Lombardia, al momento, su 80.595 dosi di vaccino arrivate ne ha inoculate soltanto 2.416. Nonostante ciò, l’assessore al Welfare ha mostrato ottimismo: «Abbiamo già trovato altri 600 siti esterni, palazzetti dello Sport, centri civici... Basta che arrivino i vaccini, in tempo e correttamente. Pfizer in alcuni hub ha consegnato zero vaccini, in altri il doppio. Sono cose che ci possono stare in questa situazione, ma ci ha costretto a rimodulare le consegne».

I cittadini lombardi, ha spiegato infine, Gallera, sapranno quando è il momento per loro di vaccinarsi attraverso «call center, il sito della Regione, stiamo incrociando i dati tra codice fiscale e cellulare per mandare un sms. E se serve potremo utilizzare anche l’app Immuni per mandare un messaggio».

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