Dopo essersi riscoperta italiana e sovranista, in questi giorni la Lega sembra avere compiuto una seconda metamorfosi rivelando un’insospettabile fede europeista finora a dir poco ben nascosta. Il partito guidato da Matteo Salvini sembra essersi gettato alle spalle le lotte contro «l’Europa che incatena gli italiani» ed essere pronto ad abbracciare il credo convintamente europeista del premier incaricato, Mario Draghi.

Prima che un incontro con l’ex presidente della Bce (e la possibilità di gestire i 209 miliardi del Recovey plan) convertissero i leghisti, i membri del Carroccio hanno assunto nel corso degli anni toni molto duri non solo contro l’Europa, ma anche verso lo stesso Draghi. 

«Il terrorista»

Gli attacchi leghisti verso Draghi, in qualità di membro dell’establishment europeo, hanno segnato il percorso sovranista della Lega fin dal suo inizio. Era il 2014 e il neo eletto segretario del Carroccio, Matteo Salvini, e l’allora presidente della Bce, Mario Draghi, si trovavano su sponde decisamente opposte. Nel mezzo della crisi finanziaria dell’Unione, l’economista aveva lanciato il suo «whatever it takes» per salvare quell’Europa che Salvini accusava di volere ridurre in schiavitù il popolo italiano.

Per capire il clima basta rileggere alcuni dei tweet di quell’anno. Il leader leghista rispondeva «mavaffanbagno» al presidente della Bce che invitava «gli stati a cedere sovranità all’Europa». La soluzione per Salvini era chiara: «Sovranità ai cittadini, non ai burocratici incapaci». Chissà se Draghi era incluso. Ancora nel 2015 il leghista accusava l’attuale premier incaricato di fare del «terrorismo» dopo che l’economista aveva detto che l’uscita dell’Italia dall’euro avrebbe fatto schizzare lo spread. Ecco quindi la proposta di Salvini: «Draghi si prenda lo spread e ci lasci la sovranità monetaria». Oggi è più modesto e si accontenta di una parte del Recovery fund. 

I due mr. Wolf

Salvini non è stato l’unico leghista a criticare Draghi. All’epoca le magliette “No euro” erano in voga tra i leghisti e in particolare il messaggio era apprezzato dal consigliere economico, Claudio Borghi, intervenuto più volte contro Draghi.

Foto LaPresse - Mourad Balti Touati 31/01/2017 Milano (Ita) - Palazzo stelline Cronaca Matteo Salvini presenta in conferenza stampa l'evento Oltre l'Euro Nella foto: Matteo Salvini, Claudio Borghi, Marco Zanni Photo LaPresse - Mourad Balti Touati 31/01/2017 Milan (Ita) - Stelline Palace News Matteo Salvini introduces the event Beyond Euro In the pic: Matteo Salvini, Claudio Borghi, Marco Zanni

Celebre per le sue posizioni sovraniste e per aver augurato «il naufragio dell’euro», Borghi è arrivato a polemizzare direttamente con Draghi nel giugno del 2019 quando la sua proposta di istituire i minibot aveva causato l’intervento del presidente della Bce stesso che aveva definito lo strumento «illegale» o portatore di «altro debito».

Il leghista non si era però dato per vinto e in un’intervista a Panorama si era paragonato al mr. Wolf di Pulp Fiction, dicendo di essere lui quello che «risolve i problemi». Oggi i tempi sembrano cambiati e Borghi ha definito Draghi un «fenomeno che può farci fare tanti goal». Forse anche questo Draghi può diventare mr. Wolf. 

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