- Il leader di al Qaida ucciso da un drone della Cia aveva trovato protezione presso i Talebani. È stato un protagonista della generazione che ha portato il terrorismo locale su scala planetaria.
- Con la dipartita di al Zawahiri, si apre la corsa per la successione al vertice di al Qaida. Al momento vi è incertezza sul nome del possibile erede. Numerosi dirigenti di primo piano (come l’egiziano Abu Muhammad al Masri) o eredi diretti (come Hamza Bin Laden, figlio del fondatore) sono stati uccisi.
- Tra le figure di spicco ancora in vita, il nome più accreditato è quello di un altro egiziano, il sessantenne Saif al Adl, militante di lungo corso, con un’ampia esperienza militare, notevole prestigio personale tra le cerchie jihadiste e rapporti non particolarmente conflittuali con i rivali dello Stato islamico.
Il 1° agosto gli Stati Uniti hanno annunciato ufficialmente l’eliminazione di Ayman al Zawahiri, il leader di al Qaida. Dopo mesi di raccolta e verifica delle informazioni a Kabul, al Zawahiri sarebbe stato ucciso il 31 luglio da due missili lanciati da un drone, mentre si trovava sul balcone di un’abitazione della capitale afghana, a poca distanza dalla zona delle ambasciate; nessun’altra persona sarebbe rimasta uccisa nell’attacco aereo, pianificato ed eseguito dalla Cia. Appare evidente ch



