La giornata si è aperta con pesanti bombardamenti israeliani su diverse aree di Gaza City, confermati sia dai media palestinesi che da fonti israeliane. Colpite abitazioni e una scuola usata come rifugio: secondo Al Jazeera almeno otto persone sono morte in un raid nel quartiere di Tal al-Hawa, mentre due bambini hanno perso la vita dopo che l’aviazione ha centrato un edificio scolastico. Dagli Stati Uniti è arrivata intanto la presa di posizione di Donald Trump, che ha respinto le conclusioni di una commissione Onu secondo cui Israele si sta macchiando di genocidio. Per l’ex presidente americano, il genocidio «è quello commesso il 7 ottobre». Trump è tornato anche sulla sorte degli ostaggi ancora nelle mani di Hamas, parlando di «tra i 32 e i 38 già deceduti, molti dei quali giovani» e stimando che «forse una ventina siano ancora vivi». 

L’Unicef ha denunciato il furto a Gaza City di quattro camion carichi di alimenti terapeutici destinati a bambini malnutriti. Israele accusa Hamas di essere responsabile dell’assalto. «Almeno 2.700 piccoli con malnutrizione acuta sono stati privati di rifornimenti salvavita», ha avvertito l’agenzia Onu, che torna a chiedere un cessate il fuoco immediato. La Global Sumud Flotilla, salpata il 19 settembre da Portopalo di Capo Passero, nel siracusano, procede nella sua missione umanitaria per le popolazioni di Gaza. 

PUNTI CHIAVE

18:50

Idf, oltre mezzo milione di palestinesi ha lasciato Gaza City

17:25

Hamas minaccia di uccidere gli ostaggi ancora tra le sue mani

16:49

Almeno 71 vittime nei raid israeliani

18:50

Idf, oltre mezzo milione di palestinesi ha lasciato Gaza City

Oltre mezzo milione di palestinesi ha lasciato Gaza City, dirigendosi verso la zona meridionale della Striscia, dalla fine di agosto. Lo hanno indicato le Idf, stando a quanto riporta il Times of Israel. In vista dell'offensiva in corso contro Hamas, l'esercito ha ordinato ai palestinesi di tutte le zone di Gaza City di evacuare immediatamente verso una zona umanitaria designata da Israele nel sud della Striscia. Nella città, prima dell'offensiva, viveva circa un milione di palestinesi

17:25

Hamas minaccia di uccidere gli ostaggi ancora tra le sue mani

Hamas ha minacciato di eliminare gli ostaggi ancora nelle sue mani, mentre Israele intensifica l'offensiva su Gaza City. Il gruppo palestinese ha infatti diffuso un fotomontaggio con l'immagine di 47 ostaggi, accompagnate dal nome di Ron Arad, il militare israeliano catturato nel 1986 in Libano, la cui sorte rimane ignota. Nel fotomontaggio, Hamas accusa il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, di rifiutare un cessate il fuoco e la liberazione degli ostaggi e critica il capo di Stato maggiore delle Idf, Eyal Zamir, per aver ordinato la conquista di Gaza City, nonostante il suo presunto dissenso. La didascalia, in arabo e in ebraico, recita: "A causa del rifiuto di Netanyahu e della sottomissione di Zamir, una foto d'addio per l'inizio dell'Operazione Gaza".
Secondo fonti militari israeliane, prima dell'inizio dell'operazione a Gaza City circa 20 dei 47 ostaggi erano ancora vivi. Nel frattempo alcuni di loro sarebbero stati spostati dai tunnel e posizionati come scudi umani in diverse parti della città per rallentare l'avanzata israeliana.

16:49

Almeno 71 vittime nei raid israeliani

Sono almeno 71 le persone rimaste uccise oggi negli attacchi dell'esercito israeliano nella Striscia di Gaza, la maggior parte delle quali nella città capoluogo, secondo il bilancio compilato negli obitori degli ospedali. Le vittime nella sola città di Gaza sono state 57, mentre tre sono almeno i palestinesi morti nel centro della Striscia e undici nel sud. 

16:00

Fermato direttore d'orchestra israeliano al confine con Gaza

Il direttore di orchestra israeliano Ilan Volkov è una delle quattro persone arrestate dalla polizia israeliana mentre marciavano verso il confine di Gaza, chiedendo la fine del genocidio che ha causato la morte di almeno 65.141 persone. Le riprese ottenute da Channel 4 News mostrano Volkov mentre viene portato via dagli agenti sul retro di un veicolo della polizia. Mentre veniva portato via, Volkov, che dirige la Bbc Scottish Symphony Orchestra, ha gridato: "Dobbiamo fermare il genocidio subito. Sta rovinando la vita di tutti. Fermatelo". Haaretz ha riferito che le quattro persone sono state rilasciate "dopo poco tempo".

15:15

Wafa, almeno 44 morti dall'alba nella Striscia, 38 a Gaza City

Almeno 44 palestinesi sono stati uccisi dall'alba a seguito di attacchi aerei israeliani e bombardamenti in varie zone della Striscia di Gaza. Lo scrive l'agenzia palestinese Wafa citando fonti mediche della Striscia, secondo cui almeno 38 sono morti a Gaza City. Secondo quanto riferito, un bombardamento israeliano su un'abitazione nel quartiere di Al-Tuffah a Gaza City ha provocato nove morti, la maggior parte dei quali bambini. Altri cinque palestinesi, tra cui due bambine, sono stati uccisi in un attacco aereo che ha preso di mira l'abitazione del fratello del direttore dell'ospedale Al-Shifa, Muhammad Abu Salmiya, nel campo profughi di Al-Shati, insieme a suo fratello. Secondo Wafa, un civile è stato ucciso e altri dieci sono rimasti feriti in un attacco aereo che ha preso di mira la zona est del campo profughi di Nuseirat. Nel sud, un palestinese è stato ucciso e altri in attesa di aiuti sono rimasti feriti quando le forze israeliane hanno aperto il fuoco vicino a un centro di assistenza a nord di Rafah, afferma Wafa.

14:47

Israele chiede agli Usa di fare pressione sull'Egitto

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha chiesto all'amministrazione Trump di fare pressione sull'Egitto affinché interrompa il rafforzamento del contingente militare nel Sinai. Lo riferisce l'emittente N12. In occasione del loro incontro a Gerusalemme lunedì, Netanyahu ha presentato al segretario di Stato americano Marco Rubio il quadro delle attività egiziane nel Sinai. Secondo Israele, il Cairo sta violando l'accordo di pace di cui gli Stati Uniti sono garanti. 

13:45

Hamas pubblica poster con foto ostaggi, Bibi non vuole salvarli

 Hamas ha pubblicato un'immagine propagandistica dei restanti 48 ostaggi detenuti nella Striscia di Gaza, indicandoli tutti con il nome di 'Ron Arad', un navigatore dell'Aeronautica Militare israeliana, dichiarato disperso dal 1988. La notizia è riportata dal Times of Israel. Il testo a corredo dell'immagine afferma: "A causa del rifiuto di Netanyahu e della capitolazione di Zamir, capo di Stato Maggiore delle Idf, un'immagine di commiato all'inizio dell'operazione militare a Gaza City". Il testo sembra accusare Netanyahu di essersi rifiutato di raggiungere un accordo per il cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi, mentre accusa Zamir di eseguire l'ordine di conquistare Gaza City nonostante la sua presunta opposizione al piano. Le famiglie degli ostaggi hanno espresso il timore che i loro cari condividano la sorte di Arad senza un accordo per il loro rilascio. 

12:39

Tra le 51 vittime dei raid israeliani c'è il fratello del direttore dello Shifa Hospital

Tra le 51 vittime dei raid israeliani sulla Striscia di Gaza, di cui almeno 38 a Gaza City, c'è il fratello del noto direttore dello Shifa Hospital, il più grande dell'enclave palestinese. I media locali riferiscono che l'esercito israeliano ha bombardato l'abitazione di Mohammed Abu Salmiya a Gaza City, uccidendo suo fratello e i suoi tre figli. Secondo fonti sanitarie, l'attacco è avvenuto questa mattina contro l'abitazione di Abu Salmiya nel campo profughi di Shati, vicino alla spiaggia, una delle zone più popolate a seguito delle numerose ondate di sfollamento forzato causate dagli attacchi dell'esercito israeliano su Gaza City. Tra le vittime ci sono il fratello di Mohammed Abu Salmiya e i suoi tre figli. Un video diffuso dal giornalista di Gaza, Nahed Hajjaj, mostra il direttore dello Shifa accovacciato accanto ad almeno tre corpi avvolti in coperte, uno più grande e due più piccoli. Il direttore dell'ospedale era stato arrestato durante un raid dell'esercito israeliano contro l'ospedale il 23 novembre 2023, per essere interrogato in merito a presunte "attività terroristiche" che, secondo i militari, si stavano svolgendo lì. Sette mesi dopo, il 1 luglio 2024, Israele lo ha rilasciato a Gaza senza fornire ulteriori dettagli e il medico e' tornato al suo incarico. 

12:15

Media, Egitto raddoppierà presenza a confine se ci sarà esodo da Gaza

L'Egitto avverte Israele che aumenterà le sue forze lungo il confine con Gaza in caso di un'ondata massiccia di palestinesi che migrano dalla Striscia. Lo riferisce il Times of Israel citando il quotidiano libanese Al Akhbar che a sua volta fa riferimento a fonti anonime. Secondo quanto riferito, entro 72 ore da un simile evento, l'Egitto raddoppierà il numero di truppe al confine e invierà armamenti pesanti ed elicotteri nel Sinai.

11:51

Al Jazeera almeno 36 palestinesi uccisi dall'alba

Almeno 36 persone sono state uccise dall'alba nella Striscia, di cui 31 nella città di Gaza: lo hanno riferito fonti ospedaliere ad Al Jazeera. L'attacco aereo ha colpito anche l'abitazione del fratello di Mohammed Abu Salmiya, direttore del complesso medico al-Shifa, uccidendo l'uomo e molti dei suoi figli, alcuni minori.

11:35

Genocidio a Gaza, Brasile fa causa a Israele alla corte dell'Aia

La Corte internazionale di giustizia (Cig) dell'Aia ha riferito che il Brasile accusa formalmente Israele di aver commesso un genocidio contro i palestinesi nella Striscia di Gaza, unendosi alla causa intentata dal Sudafrica. In una nota, la corte dell'Aia precisa che il Brasile ha presentato il 17 settembre la sua richiesta di adesione formale alla causa gia' intenta dalla Repubblica del Sudafrica contro Israele, in merito al crimine di genocidio commesso contro il popolo palestinese nella Striscia di Gaza. L'adesione di Brasilia è stata formalizzata sulla base dell'articolo 63 dello Statuto della Corte, ha precisato la stessa fonte. Il ministero degli Esteri dei Territori palestinesi ha sottolineato in una nota che questo passo esprime chiaramente l'impegno del Brasile nei confronti dei principi del diritto internazionale e il suo sostegno alla giustizia e ai legittimi diritti del popolo palestinese.
La notizia viene rilanciata con enfasi dall'agenzia stampa palestinese Wafa, mentre un numero crescente di paesi si apprestano a riconoscere lo Stato di Palestina, in occasione dell'Assemblea generale dell'Onu e del vertice ad alto livello a New York dedicato proprio a Gaza. Secondo il media palestinese, la decisione del Brasile costituisce "un'importante aggiunta agli sforzi internazionali volti a porre fine all'impunità e a chiamare Israele a rispondere dei suoi crimini". Il governo palestinese ha considerato questo passo una "sincera espressione della posizione di principio del Brasile a sostegno del diritto internazionale e del suo sostegno alla giustizia e ai legittimi diritti del popolo palestinese".
Le autorità palestinesi, riferisce ancora Wafa, invitano tutti i paesi del mondo a seguire l'esempio del Brasile e del Sudafrica e ad assumersi le proprie responsabilità legali e morali per proteggere il popolo palestinese e porre fine ai crimini di genocidio contro di esso. Hanno inoltre invitato i suddetti paesi ad aderire a questa causa, data la sua importanza nel rafforzare la posizione del diritto internazionale e consolidare gli sforzi internazionali volti a ottenere giustizia e porre fine alle violazioni israeliane. Il 29 dicembre 2023, il Sudafrica ha intentato una causa contro Israele per il suo coinvolgimento in "atti di genocidio" contro il nostro popolo nella Striscia di Gaza. Decine di paesi hanno sostenuto la causa, segnando un precedente storico nel conflitto israelo-palestinese. Il Sudafrica ha presentato alla corte un'ampia documentazione di 84 pagine, raccogliendo prove dell'uccisione di migliaia di palestinesi da parte di Israele nella Striscia di Gaza e della creazione di condizioni "propizie alla loro distruzione fisica", che costituisce il crimine di "genocidio". Il 26 gennaio, la Corte internazionale di giustizia ha stabilito che Israele deve adottare tutte le misure necessarie per prevenire atti proibiti dalla Convenzione sul Genocidio e adottare misure per garantire l'immediata soddisfazione dei bisogni umanitari urgenti nella Striscia di Gaza.

11:26

Idf, metà della popolazione ha lasciato Gaza City

 Israele stima che più ndi mezzo milione di residenti, su un totale di circa un milione, abbiano gia' evacuato Gaza City. Lo riporta l'emittente israeliana Channel 12 citando fonti delle Idf.

10:28

Media, Israele intensifica arresti e perquisizioni in Cisgiordania

Le forze israeliane hanno intensificato le operazioni in Cisgiordania con perquisizioni e interrogatori effettuati in diverse località. Lo riportano i media arabi. Durante la notte più di 25 palestinesi sono stati arrestati a Yabad, una città a ovest di Jenin. A Beit Ummar, a nord di Hebron, più di 50 palestinesi sono stati arrestati e interrogati. La maggior parte è stata rilasciata ore dopo.  Almeno due palestinesi sono stati arrestati a Surda, a nord di Ramallah.

10:07

Guardian, da marzo 15 morti palestinesi su 16 sono civili

Circa 15 palestinesi su 16 uccisi dall'esercito israeliano dall'inizio della sua nuova offensiva a Gaza a marzo erano civili, secondo i dati raccolti dall'organizzazione indipendente Acled, specializzata nel monitoraggio della violenza. La notizia è riportata dal Guardian. Il tasso di mortalità civile indicato da un rapporto di Acled (Armed Conflict Location and Event Data) è uno dei più alti mai registrati durante il conflitto e aumenterà la pressione internazionale su Israele con l'avanzata delle sue forze nella città di Gaza, costringendo fino a un milione di persone a evacuare e minacciando ulteriori vittime civili su larga scala. I ricercatori di Acled, sostenuta dai governi occidentali e dalle Nazioni Unite, hanno monitorato le segnalazioni di perdite subite da Hamas e dai gruppi armati alleati a Gaza, provenienti dall'esercito israeliano, da media locali e internazionali affidabili, da dichiarazioni di Hamas e da altre fonti, nell'arco di sei mesi. "Dal 18 marzo, Israele afferma di aver ucciso più di 2.100 operativi, sebbene i dati di Acled indichino che il numero sia più vicino a 1.100 e includa esponenti politici di Hamas, così come combattenti di altri gruppi", si legge nel rapporto.
Più di 16mila palestinesi sono stati uccisi da quando Israele ha violato un cessate il fuoco di due mesi a marzo con un'enorme ondata di attacchi aerei sul territorio devastato, secondo le statistiche pubblicate dalle Nazioni Unite. I funzionari militari hanno comunicato la cifra di 2.100 ai media israeliani a metà agosto e da allora le stime interne israeliane potrebbero essere aumentate. I ricercatori di Acled potrebbero anche non aver registrato tutte le vittime tra i combattenti nel periodo di sei mesi, ma il loro totale include esponenti politici di Hamas. Il Guardian, prosegue il quotidiano, ha rivelato il mese scorso che i dati interni dell'Idf indicavano un bilancio delle vittime civili dell'83% tra lo scoppio della guerra nell'ottobre 2023 e maggio di quest'anno. Il rapporto Acled ha inoltre rilevato che gli incidenti che comportano la demolizione di edifici a Gaza sono aumentati significativamente dalla ripresa delle ostilità a marzo, con 698 nei 15 mesi precedenti e 500 nei sei mesi successivi. Molti incidenti hanno coinvolto più di un edificio, hanno affermato i ricercatori. 

09:33

Anello di fuoco su Gaza City, 17 morti dall'alba

Sarebbero almeno 17 i palestinesi morti dall'alba nella Striscia di Gaza, dove proseguono le operazioni militari israeliane. Lo riferisce la tv satellitare al-Jazeera, che cita fonti mediche locali precisando che 14 delle 17 vittime si registrano a Gaza City. Fra i 17 morti, secondo l'emittente, ci sarebbe almeno un palestinese ucciso a colpi d'arma da fuoco mentre aspettava di ricevere aiuti umanitari nella zona centrale di Gaza. In precedenza il sito di notizie israeliano Ynet aveva rilanciato notizie di media palestinesi che parlavano di "pesanti bombardamenti israeliani e di un anello di fuoco in diverse aree di Gaza City".

08:48

Trump, a Gaza tra 32 e 38 ostaggi morti ma forse 20 vivi

 Il presidente Donald Trump ha affermato che a Gaza ci sono "tra 32 e 38 ostaggi deceduti, molti dei quali sono giovani", ma, secondo lui, "forse ci sono 20 ostaggi ancora vivi che verranno rilasciati". Le dichiarazioni del presidente Usa sulla sorte degli ostaggi israeliani trattenuti da Hamas sono giunte durante il punto stampa nello Studio Ovale, in risposta alle domande dei giornalisti. Nel rilanciare le affermazioni di Trump, i media israeliani, tra cui Ynet News, evidenziano che il presidente Usa si è contraddetto. "Ci sono 32 morti, forse di piuù, forse 38. Ce ne sono tra i 32 e i 38. La maggior parte sono giovani. Ho parlato con alcuni genitori e vogliono i corpi dei loro preziosi figli. È così triste. È terribile. Abbiamo quasi 40 ostaggi deceduti. Molti di loro sono morti nei tunnel", ha detto Trump. Tuttavia, il presidente ha affermato che "probabilmente ci sono 20 ostaggi ancora vivi. Ce ne sono 20 rimasti vivi, forse meno", senza considerare il numero totale di ostaggi rimasti prigionieri.
Al presidente Trump è stato chiesto poi delle preoccupazioni per la sorte degli ostaggi nel contesto dell'offensiva israeliana in corso a Gaza City e che potrebbe mettere in pericolo la vita dei prigionieri ancora detenuti dai terroristi palestinesi nell'enclave. "Potrebbero essere [a maggior rischio]. Potrebbero anche essere liberati per questo motivo", ha risposto. "In guerra accadono molte cose strane. Si verificano molti risultati che non avresti mai pensato potessero verificarsi", ha sottolineato Trump. E ancora, sulla sorte degli ostaggi il presidente ha argomentato che "guardate, i giovani non muoiono, semplicemente non muoiono. Possono sopportare molto, ma molte persone sono morte in questi orribili tunnel. Sono per lo più nei tunnel", ha affermato ieri sera mentre parlava nello Studio Ovale della Casa Bianca.

07:46

Guterres,"mondo non dovrebbe farsi intimidire da Israele"

Il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha dichiarato che il mondo non dovrebbe lasciarsi "intimidire" da Israele "nell'intraprendere azioni contro la sua guerra", che sta continuando la sua devastante guerra a Gaza e persegue l'annessione "strisciante" della Cisgiordania. "Quello a cui stiamo assistendo a Gaza è orribile", ha dichiarato Guterres. "È il peggior livello di morte e distruzione che abbia mai visto da quando ero segretario generale, probabilmente in tutta la mia vita, e la sofferenza del popolo palestinese è indescrivibile: carestia, totale mancanza di un'assistenza sanitaria efficace, persone che vivono senza rifugi adeguati in enormi aree di concentrazione", ha affermato.
Le dichiarazioni di Guterres giungono prima della settimana di alto livello delle Nazioni Unite, durante la quale 10 paesi riconosceranno uno Stato palestinese, nonostante le forti obiezioni israeliane. Secondo fonti concordanti, Israele ha minacciato di annettere la Cisgiordania se le nazioni occidentali porteranno avanti il piano di riconoscimento durante la riunione delle Nazioni Unite. "Non dovremmo sentirci intimiditi dal rischio di ritorsioni. Con o senza quello che stiamo facendo, queste azioni continuerebbero, e almeno c'è la possibilità di mobilitare la comunità internazionale per fare pressione affinché non accadano", ha commentato il segretario generale dell'Onu. 

04:43

Unicef, nostri camion cibo bimbi Gaza derubati da uomini armati

Il Fondo delle Nazioni Unite per l'infanzia (Unicef) hanno denunciato che "individui armati" hanno rubato alimenti terapeutici per bambini che erano in quattro camion fuori dal compound Unicef a Gaza City. Israele punta il dito contro Hamas. Il furto è avvenuto due giorni fa, afferma il fondo Onu in un comunicato pubblicato ieri sera. E secondo il Coordinamento delle attività governative nei Territori (Cogat) del Ministero della Difesa dello Stato ebraico è stato compiuto dal movimento islamista dell'enclave palestinese. I mezzi "si stavano preparando a trasportare alimenti terapeutici pronti all'uso (Rutf) indispensabili per i bambini malnutriti che soffrono la fame. Gli individui hanno minacciato gli autisti ad armi puntate e hanno sottratto il Rutf prima di rilasciare gli autisti e i camion", spiega l'Unicef. "Questo furto ha privato almeno 2.700 bambini con malnutrizione acuta e grave del Ruft salvavita: un rifornimento vitale in un momento in cui è stata dichiarata la carestia nel nord di Gaza e l'operazione militare in corso sta causando ulteriori sfollamenti e aumentando l'impatto devastante sui bambini", sottolinea il Fondo delle Nazioni Unite per l'infanzia. L'Unicef esorta infine "tutti coloro che si trovano a Gaza a rispettare e proteggere gli aiuti umanitari e a sostenere il diritto internazionale umanitario. Un cessate il fuoco sostenibile è essenziale per creare un ambiente in cui tali incidenti non si verifichino più e gli aiuti possano raggiungere coloro che ne hanno più bisogno in modo sicuro, rapido ed efficace". 

00:05

Trump: genocidio è quello commesso il 7 ottobre

Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, non è d'accordo con le conclusioni della commissione delle Nazioni Unite secondo cui Israele si sta macchiando di un genocidio a Gaza. Il genocidio è "quello commesso da qualcuno il 7 ottobre", ha detto Trump in riferimento alla strage compiuta da Hamas e Jihad Islamica in Israele nel 2023, con oltre 1.200 vittime.

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