Un poliziotto della Capitol Police è morto in seguito alle ferite riportate durante l’assalto al Congresso americano messo in atto dai sostenitori del presidente in carica, Donald Trump. Salgono così a cinque morti dovuti agli scontri tra forze dell’ordine e manifestanti. Le altre quattro vittime sono fra i manifestanti. A incitare i rivoltosi a una protesta «selvaggia», era stato lo stesso Trump che poche ore prima aveva ancora una volta caricato i suoi supporter contro i presunti brogli commessi dal presidente eletto, Joe Biden, e contro il Congresso che si era riunito per confermarne l’elezione.

Trump arriva in ritardo

Dopo quasi un giorno di silenzio, Trump è apparso in un video per condannare fermamente la rivolta e dire per la prima volta su uno schermo che il suo obiettivo ora è assicurare «una transizione ordinata» verso il governo dell’amministrazione di Biden, la cui data di insediamento è fissata per il 20 gennaio.

Il presidente in carica ha inoltre provato a smentire le ricostruzioni di chi lo accusava di non avere voluto firmare l’ordine di intervento della guardia nazionale per reprimere i rivoltosi. Secondo quanto riportato finora, sarebbe stato il vicepresidente Mike Pence, esasperato dai tentennamenti di Trump, a porre la firma sull’intervento delle forze dell’ordine nazionali. 

Potrebbe essere troppo tardi

Le parole di Trump sono un chiaro tentativo di cercare di riportare alla calma i suoi sostenitori, ma anche di placare le proteste ormai bipartisan contro il suo comportamento. Diversi esponenti repubblicani e democratici hanno chiesto di avviare le procedure per l’attivazione dell’impeachment e del 25esimo emendamento che permetterebbero di rimuovere il presidente prima della scadenza del suo mandato.

La presidente della Camera, Nancy Pelosi ha detto infatti di volere intraprendere ogni azione in suo possesso per far sì che il governo di Trump finisca il prima possibile. La democratica ha definito l’amministrazione repubblicana uno «show horror» di cui gli americani devono liberarsi immediatamente. Anche i social hanno preso contromisure: Facebook ha annunciato che bloccherà l’account del presidente repubblicano fino alla fine del suo mandato e forse « a tempo indefinito».

Anche Twitter aveva bloccato per dodici ore Trump dopo che quest’ultimo aveva rilasciato durante l’assalto a Capitol Hill alcuni messaggi in cui pur chiedendo ai sostenitori di ritirarsi, aveva continuano ad accusare Biden di brogli.  

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